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1912 – La Pro Vercelli serve un poker senza storia

Nonostante le difficoltà logistiche e le disparità tecniche evidenziatesi l’anno precedente, la Federazione adottò anche per il 1912 lo stesso schema.

Un girone di “poche pretese”, con squadre dal modesto bagaglio tecnico; così fu per il girone emiliano-veneto e un girone ligure, piemontese, lombardo, già collaudato e con i soliti blasoni a contendersi un unico posto per la finalissima. Il torneo rispetto all’edizione precedente cominciò nel mese di ottobre (nel caso del girone ligure, lombardo, piemontese) dell’anno 1911 per poi concludersi con la finale di ritorno nel mese di maggio del 1912. Il vero calcio lo si vide espresso nel girone “di ferro”. Il numero delle iscritte fu superiore di un’unità. Infatti fu ammesso nella massima serie il Casale, squadra piemontese, che da lì a un paio di anni avrebbe conquistato un “inaspettato” campionato. La squadra (facente capo oggi, alla città di Casale Monferrato, capitale dell’omonima area geografica, un tempo), ottenne la promozione grazie al doppio spareggio con una società lombarda, che negli ultimi anni si era affacciata al calcio: il Racing Libertas Milano e dopo quella vittoria restò il centro cittadino più piccolo della storia d’Italia a vincere uno scudetto.

Polemiche, calcio e Olimpiadi

Anno dopo anno, stagione dopo stagione il calcio in Italia si stava espandendo a macchia d’olio. I proseliti erano sempre più numerosi. Sono lontani decenni quegli albori dove si giocava solo per hobby da dopo lavoro o per fare un pic-nic tra amici. Il professionismo era alle porte, da lì a un decennio cominciarono serrate battaglie a colpi di denaro per assicurarsi i talenti sulla piazza. L’epoca del dilettantismo stava tramontando e con sé quella spensieratezza e leggerezza che aveva accompagnato la nascita di questo sport nel “bel paese”. Con i tempi del professionismo ancora lontani, i giocatori svolgevano il calcio solo come passatempo. I campi erano zone acquitrinose o fangose più o meno pianeggianti, gli spalti si cominciarono a vedere solo in occasione degli esordi della Nazionale italiana. Alcuni campi vennero attorniati dalle prime masse di incalliti sostenitori che si assiepavano talmente vicini all’area di gioco da creare ambienti claustrofobici. Fu a partire dal primo periodo degli anni dieci del novecento che cominciarono i primi scontri tra tifoserie, tra giocatori e perfino tra tifosi ed arbitri. Già nel 1905 l’incontro tra Genoa e Juventus aveva subito delle sospensioni per una serie di invasioni di campo. Fu però tra il 1911 e il 1914 che si verificarono i primi incidenti “seri”. Nel 1912 durante l’incontro tra l’Andrea Doria e l’Inter fu organizzata una vera e propria “sassaiola” ai danni dell’arbitro. Nel 1913 l’arbitro durante una partita a Novara fu costretto a fuggire durante una rissa, così anche nel 1914 a Roma quando le invasioni di campo si susseguirono di continuo lungo tutto l’arco della stagione. Il calcio stava cominciando ad entrare nella sua fase più calda; nonostante ciò le attenzioni furono rivolte verso le prime olimpiadi in cui era presente la disciplina “calcio”, quelle organizzate in Svezia propria nell’estate del 1912. L’Italia guidata da un giovanissimo Vittorio Pozzo (quel Pozzo dei due mondiali consecutivi), uscì di scena subito perdendo 3-2 con la Finlandia ma si aggiudicò un torneo di consolazione battendo di misura i padroni di casa della Svezia.

Il girone delle grandi

Anche nel 1912 furono due i gironi che decretarono le due finaliste scudetto. Nel girone Emiliano-Veneto, che vedeva in campo Venezia, Vicenza, Hellas Verona e Bologna, si imposero i lagunari che conquistando il primo posto ottennero il pass per la finale. Decisamente con un più alto tasso tecnico e più emozionante fu il gruppo che vedeva impegnate società provenienti dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Lombardia; per l’appunto il girone Ligure, Lombardo, Piemontese. In questo gruppo si assistette al testa a testa tra la Pro Vercelli e il Milan. I bianchi piemontesi trovarono una resistenza talmente estenuante che la classifica si decise per un punto e il ritmo fu così incalzante, che i due club crearono alle loro spalle una voragine. Con i suoi 32 punti la Pro Vercelli ottenne la finale contro il Venezia. Per i critici del calcio visto il risultato finale e il divario tecnico tattico che separava le due compagini, il vero campionato fu considerato il girone “delle grandi”. Quello dove si vide la lotta serrante tra la Pro Vercelli e il Milan. Per dovere di cronaca e per la storia del calcio però, bisogna sottolineare che si disputò una doppia finale tra Pro Vercelli e Venezia e che si concluse con un passivo tremendo per i veneti che tornarono a casa con 13 gol subiti e zero fatti. Per la città di Vercelli significò il quarto titolo in cinque anni; l’apoteosi per un piccolo club di provincia.

Le partite

Pre-campionato (allargamento dei quadri)

Dopo continue richieste alla Federazione, da parte del Casale, di accedere alla Prima Divisione, e altrettanti rifiuti, i nero-stellati riuscirono a ottenere il biglietto d’ingresso dopo un’esaltante stagione in seconda divisione e alcune amichevoli ben giocate. Il passaggio in Prima Divisione non fu però, diretto. La squadra piemontese dovette giocare uno spareggio con un’altra società che portava avanti le stesse pretese: la Libertas Milano.

Spareggio

Casale – Racing Libertas Milano  = 1-1 / 1-0 (rete decisiva messa a segno da Sarasso nella partita di ritorno)
Il Casale fu inserito nel girone ligure, lombardo, piemontese portando a dieci il numero delle contendenti.

Girone Emiliano-Veneto

03/12/1911 – 15/01/1912 Verona – Vicenza = 2-1 / 0-1
10/12/1911 – 21/01/1912
Bologna – Verona = 2-2 / 1-2
10/12/1911 – 21/01/1912
Vicenza – Venezia = 5-1 / 0-1
17/12/1911 – 29/01/1912
Venezia – Verona = 3-2 / 1-1
17/12/1911 – 29/01/1912
Bologna – Vicenza = 3-2/ 0-1
14/01/1912 – 04/02/1912
Bologna – Venezia = 3-0 / 1-2

Classifica
Venezia pti   7 (accede alla finale)
Vicenza    pti   6 ( Differenza reti +3)
Verona     pti   6  (Differenza reti  0)
Bologna   pti   5

Girone Ligure-Lombardo-Piemontese
(le partite si disputarono dal 8 ott 1911 al 18 feb 1912)

(AND/RIT)

Casale-Inter                                    0-3    1-0
Genoa-U.S. Milanese                     3-2    2-3
Milan-Piemonte                              1-1    3-0
Pro Vercelli-Andrea Doria            3-0   2-0
Torino-Juventus                              2-1   1-1

(AND/RIT)

Juventus-Genoa                              1-5   0-2
Inter-Torino                                      1-1   1-2
Pro Vercelli-Milan                            1-1   2-2
Piemonte-Casale                             2-1   0-2
U.S. Milanese – Andrea Doria        1-2    2-4

(AND/RIT)

Genoa-Inter                                      3-2  3-1
Juventus-Andrea Doria                    4-0   0-1
Milan- U.S. Milanese                        6-0  5-1
Piemonte- Pro Vercelli                     1-6   2-4
Torino-Casale                                         1-0   2-2

(AND/RIT)

Casale-Genoa                                  1-2  1-1
Inter-Andrea Doria                            4-0  2-0
Juventus-Milan                                 0-4  1-8
Torino-Piemonte                               2-1  3-0
Pro Vercelli-U.S. Milanese               3-0   7-0

(AND/RIT)

Genoa-Torino                                  2-2   2-2
Milan-Inter                                       2-1   3-0
Pro Vercelli-Juventus                      1-0   3-1
Andrea Doria-Casale                       2-1  0-3
U.S. Milanese-Piemonte                        3-1   1-1

(AND/RIT)

Casale-Milan                                   0-1   0-6
Genoa-Piemonte                             5-1   2-0
Inter-Pro Vercelli                             2-1   1-3
Juventus-U.S. Milanese                  1-1   0-2
Torino-Andrea Doria                        2-0    1-3

(AND/RIT)

Andrea Doria-Genoa                        1-2   1-1
Milan-Torino                                     3-1    6-1
U.S.Milanese-Inter                           0-5    0-2
Piemonte-Juventus                          1-4    2-5
Pro Vercelli-Casale                           3-0     2-1

(AND/RIT)

Genoa-Milan                                    1-0   0-1
Inter-Juventus                                  6-1   4-1
Torino-Pro Vercelli                           1-5   0-1
Casale-U.S.Milanese                       2-0   1-0
Andrea Doria-Piemonte                  8-0    2-1

(AND/RIT)

Juventus-Casale                              2-2  0-2
Milan-Andrea Doria                          4-0  4-0
U.S.Milanese-Torino                        0-1  2-6
Piemonte-Inter                                 0-2  1-5
Pro Vercelli-Genoa                                 2-0  1-0

 

CLASSIFICA

Pro Vercelli           Pti.   32   (in finale)
Milan                          Pti.   31
Genoa                         Pti.   24
Internazionale          Pti.   21
Torino                         Pti.   21
Casale                         Pti.   15
Andrea Doria            Pti.   15
Juventus                    Pti.    9
U.S. Milanese            Pti.    8
Piemonte                    Pti.    4

 

 

 

 

Finali

28/4 Venezia – Pro Vercelli = 0-6
5/5
Pro Vercelli – Venezia = 7-0

La squadra campione

Innocenti; Binaschi, Valle;
Ara, Milano I, Leone; Milano II,
Berardo, Ferraro, Rampini I, Corna.

Eventi Storici

Il 18 aprile cominciò per l’Italia la guerra contro la Turchia, che nel mondo del calcio susciterà polemiche successivamente in occasione dell’iscrizione azzurra alle Olimpiadi in Svezia. La campagna contro la Turchia, che sfociò nella conquista anche della Libia, durò fino al 18 ottobre e si concluse con il trattato di pace di Ouchy. Fu la prima e sanguinosa campagna del ‘900 a cui l’Italia partecipò come nazione per la conquista di territori. La guerra costò al paese più 3.000 morti dei quali almeno il 50% per malattie. L’1 dicembre Benito Mussolini venne eletto Direttore Responsabile dell’Avanti. Il 5 dicembre l’Italia rinnovò il trattato con la “Triplice Alleanza”, anticipando la data prevista di sette mesi; sul trattato fu inserito il riconoscimento e l’annessione definitiva della Libia al territorio italiano. Il 1912 va infine ricordato per una delle tragedie navali più sconvolgenti e drammatiche di inizio secolo. Infatti il 15 aprile il Titanic, uno dei più maestosi transatlantici mai costruito prima, si inabissò durante il viaggio inaugurale in seguito all’urto violento contro un iceberg. Nella tragedia persero la vita più di 1.600 persone.

Fonti

Girolamo Ferlito