Pubblicato il: 20 Febbraio, 2009

Possessione o malattia? Il caso di Anneliese Michel

anneliese-michelNel 1976, in un paesino bavarese si consuma una tragedia degna del film horror che avrebbe ispirato Scott Derrickson ne “L’esorcismo di Emily Rose”: Anneliese Michel muore a 24 anni, fortemente debilitata a causa di continui digiuni e della rinuncia ai farmaci contro l’epilessia che le è stata diagnosticata; la ragazza ha smesso di assumere cibo e farmaci perché ritiene di essere posseduta da più demoni. Quando Anneliese comincia ad accusare sintomi quali irrigidimento delle membra, convulsioni e impossibilità di parlare, iniziano anche delle orrende allucinazioni: scorge volti demoniaci, sente delle voci esclamare “sei dannata” – le stesse voci che in seguito le avrebbero imposto di non mangiare. Nel corso di sei difficilissimi anni, la ragazza avrebbe alternato momenti di lucidità, in cui riuscirà a diplomarsi e a iscriversi all’Università, a fasi di allucinante malessere, assumendo comportamenti a dir poco inquietanti: si procura lesioni, mangia insetti, morde i propri familiari. Proprio durante quegli anni la cattolicissima Anneliese, appoggiata dalla famiglia, decide di rinunciare alle cure mediche per affidarsi alla Chiesa che, dopo alcune titubanze, dichiara lo stato di possessione demoniaca in cui versa la giovane in base ad alcuni comportamenti ritenuti “tipici”: inusuale avversione al sacro, alterazione e sdoppiamento della voce, forza fisica al di sopra delle normali capacità. Viene sottoposta a parecchie decine di esorcismi, di cui 24 registrati su nastro, tutti egualmente inefficaci; il suo peso scende sotto i 40 chili e la sua fisionomia è stravolta: lividi e contusioni in tutto il corpo, gengive ritirate e denti affilati, sguardo vuoto. In seguito alla morte della ragazza vengono effettuate delle indagini: l’autopsia stabilisce con certezza come la causa di morte sia stata la debilitazione fisica da malnutrizione e i genitori di Anneliese, insieme al pastore Alt e prete Renz, che avevano eseguito gli esorcismi, sono processati e condannati per negligenza e omicidio colposo. Fin qui sembra che la vicenda, per quanto orrenda e anacronistica rispetto alla Germania degli anni ’70, renda giustizia all’evoluzione della mentalità e della cultura condannando delle persone che, per fede, hanno appoggiato la decisone della Michel di rinunciare alle cure prescrittegli per affidarsi ad un rituale di antichissima tradizione, diffuso in tutte le tradizioni, totalmente avulso dalle pratiche mediche. Ma il fatto che gli imputati siano stati condannati a 6 mesi di prigione lascia interdetti: la pena è ovviamente sbilanciata rispetto all’entità del reato e probabilmente nemmeno la giuria era totalmente convinta della diagnosi medica dei comportamenti della ragazza. Nei secoli passati, moltissime persone affette da malattie (soprattutto epilessia o alterazioni della personalità) erano considerate indemoniate senza margine di dubbio; oggi si verifica la tendenza inversa, ma ciononostante si realizzano in tutto il mondo migliaia di esorcismi. Non solo nei paesini, non solo tra anziani superstiziosi: ma oggi sarebbe meglio considerare questa pratica come una cura spirituale dell’individuo che manifesta un disagio (spesso psichico, talvolta di origine non definibile razionalmente) che, se epurata da parossismi quali il digiuno o la mortificazione corporale, può rappresentare forse una via di salvezza, se la strada della medicina e della scienza sono state sbarrate.

Ornella Balsamo

Displaying 5 Commenti
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  1. orietta santamaria ha detto:

    Invece di stare a speculare su quali strane lingue parlava, perché non alimentarla e idratarla forzatamente? due esorcisti, nominati dal vescovo non si sono accorti che stava morendo? morta a ventiquattro anni, peso trenta chili (trenta!) e completamente disidratata. bell’ esorcismo, ben riuscito. E non solo; la facevano vivere in un fienile con il freddo che fa in Germania, e le rotule delle ginocchia erano rotte a forza di genuflessioni. Altro che possessioni, era gravemente malata.

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  2. antonio ha detto:

    IO credo che se una persona è epilettica, non cambia la voce, oppure si oppone al prete o a preghiere, gli epilettici nn reagiscono così….
    e le possessioni esistono…..

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  3. antonio ha detto:

    SI è VERO LA MALATTIA MENTALE nn può far cambiare le voci delle personi….
    è impossibile….. il male esiste….. ma con buona fede lo possiamo scacciare

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  4. angle ha detto:

    Io sono sempre stata una persona molto cattolica….Anche se non molto praticante….ma non posso dire che questa povera ragazza non sia stata realmente posseduta dal maligno….Il bene e il male esistono…..Ed e’ impressionante….Aver visto filmati dove parlava lingue diverse….E con voci diverse….Non possono errese convulsioni…..non so dove hanno sbagliato:…ma forse poteva essere salvata….Ma ho ammirato il suo coraggio e la sua fede Cristiana nonostante tutto….

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  5. lorenzo ha detto:

    è vergognoso che vengano ancora alimentate queste stupide superstizioni che causano solo ulteriori sofferenze a persone ignoranti e in difficoltà. le possessioni non esistono. esistono le malattie che vengono curate dai medici, non da preti e santoni! E’ infantile voler cercare qualcuno cui dare la colpa delle nostre malattie e delle nostre sofferenze. Probabilmente se quella donna si fosse curata avrebbe avuto una vita normale come molti altri epilettici.

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