Pubblicato il: 14 Settembre, 2010

A Pisa il riciclaggio è a domicilio

Stazione ecologicaGiungono notizie innovative in termini di smaltimento dei rifiuti dalla città della celebre torre pendente. Un progetto promosso dalla locale amministrazione comunale ha infatti introdotto sul territorio un servizio di prossimità che permette ai cittadini di riciclare i propri rifiuti comodamente sotto casa. Sulla scia del successo dell’isola ecologica di via Pindemonte, capace di registrare un numero di accessi record (in media 180 persone al giorno, per un totale di 160.000 Kg di rifiuti versati in appena tre mesi), il “governo” pisano ha deciso di acquistare tre stazioni ecologiche mobili che raggiungono tutti i quartieri secondo un calendario prestabilito, reso noto ai cittadini mediante una puntuale campagna pubblicitaria ed una comunicazione personale via posta. Una vera carovana itinerante – in vigore dallo scorso 8 Marzo – che si appresta, visto il rilevante successo conseguito, ad arricchirsi di altri tre mezzi per offrire un servizio contraddistinto da maggiore capillarità. Una trovata che ha coinvolto anche i più pigri ed i ritrosi, probabilmente incentivati anche da un’altra iniziativa collegata al riciclaggio: la raccolta punti. A ciascun utente, infatti, è stata consegnata un’apposita tessera elettronica che ad ogni conferimento differenziato di rifiuti consente di accumulare dei punti, variabili in base al tipo ed all’entità del materiale riciclato, dai quali scaturisce uno sconto fino al 30% sull’ammontare della bolletta dei rifiuti, ovvero la TARSU. Un meccanismo vincente che ha spinto l’amministrazione a valutare l’ipotesi di coinvolgere nel progetto anche alcuni supermercati della zona, così da permettere alla cittadinanza di utilizzare i punti raccolti per ottenere degli sconti sulla spesa. Un’eventualità che si affianca ad altre due realtà concrete in termini di rifiuti: i cassonetti interrati a scomparsa ed un servizio sperimentale di raccolta a chiamata. La prima riguarda l’area costiera (Marina di Pisa e Tirrenia), mentre la seconda il centro storico, ove i gestori di pubblici esercizi possono avvalersi di un servizio ad personam concordando il ritiro degli scarti ad orari – anche notturni – consoni alle proprie esigenze operative. Un progetto futuristico, dunque, guardato con attenzione persino dagli spagnoli che hanno inviato in città i dirigenti delle aziende dei rifiuti di Valencia e Barcellona per vagliare la possibilità di esportarlo entro i rispettivi confini.

Andrea Bonfiglio

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