Caro universitario del nord ti senti ottimista o pessimista?
Le diagnosi negative realizzate dai più in questo autentico periodo di crisi, che vede la ricerca del lavoro come un viaggio alla volta di Atlantide ed il suo ottenimento a contratti decenti come un miraggio della città sommersa, non si rispecchiano del tutto nei risultati rilevati in un sondaggio fatto su 20 studenti dell’Università Cattolica di Milano frequentanti diverse facoltà. Si è trattato dunque di un sondaggio qualitativo che ha visto un campione ristretto di intervistati stato sottoposto ad un maggior numero di domande. L’intervista voleva rilevare lo stato d’animo presente negli studenti in merito al proprio futuro lavorativo e alla preparazione universitaria. iIl 90% degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto del proprio corso di studi e che lo sceglierebbe ancora. Solo il 50% ha affermato che le proprie speranze per il futuro lavorativo si sono potenziate da quando ha iniziato la carriera universitaria ma, dato totalmente insapettato, il 55% si sente ottimista per il proprio futuro lavorativo. Una bella maggioranza, ben il 60%, trova però che l’università non dia strumenti veramente utili e formativi che aiutino ad essere competitivi nel mondo del lavoro. Trattandosi questa oltretutto di un’università privata, dove gli utenti pagano ( e tanto) servizi ed efficienza, la cosa è ancora più grave. Ci si sente presi in giro…si fanno sacrifici economici per garantirsi la formazione in una struttura che dovrebbe impegnarsi a fornire il top dell’innovazione didattica e alla fine non ci si sente del tutto soddisfatti. In ultimo, lo stato d’animo che prevale tra: sfiduciato, entusiasta ed ottimista è quest’ultimo, con un bell’85%. Per fotuna che, crisi o non crisi, le giovani menti del domani non perdono la fiducia e la speranza che il futuro possa andare meglio. Milano dopotutto non smette di essere per i più una città capace di offrire ancora lavoro, di svegliarsi dal torpore della crisi col suo dinamismo e di essere una giostra ,su cui forse non è molto facile salire, ma su cui di certo è ancora possibile farlo.
Eleonora Tosco