Pubblicato il: 21 Maggio, 2008

L’orrore moderno di una Fedra al maschile

Josef F.(“MADRE-SORELLA DI SETTE BAMBINI E FIGLIA DI UNA VIOLENZA”)

Vienna- Amstetten- Da giorni il mondo intero ha rivolto la sua attenzione verso una notizia di “cronaca dell’orrore” giunta dall’Austria. Josef F.,ingengnere, annuncia disperato la fuga della figlia appena diciottenne da casa, consegnando alla polizia una lettera scritta dalla giovane in cui dichiarava di non voler essere più cercata dai genitori poiché aveva scelto di aderire ad una setta.

Era il 1984, e questo bastò alle autorità per chiudere un caso di scomparsa di persona. Anno 2008: un uomo di settantatrè anni è costretto a portare una ragazzina all’ospedale in condizioni gravissime. Alle prime domande del personale medico si scopre l’agghiacciante verità. Quell’uomo è Josef F. e quella giovane portata d’urgenza al pronto soccorso è una dei suoi sette figli. Alcuni di questi, non si sà con quale inganno, sono stati adottati e allevati dai genitori dell’ingegnere austriaco ed hanno potuto, fino ad oggi, condurre una vita normale. Di loro, sembra che i due nonni non sapessero la vera provenienza. (O forse no?..) La ragazza diciannovenne portata all’opsedale è invece una creatura cresciuta con altre in un bunker, senza aver mai visto la luce del sole, partorita, come gli altri sei, da quella diciottenne scomparsa ventiquattro anni prima.

Si tratta di un caso che denuncia una terribile violenza in famiglia e una perversione portata avanti all’insaputa di una moglie e di un’intera comunità. La “casa-prigione” dell’ormai quarantaduennne Elisabeth, si estendeva per circa 50 metri quadri, senza finestre e dotata di un’orribile stanza progettata e pensata dall’uomo per rinchiudervi la figlia quando si opponeva alle sue sevizie. Queste le violenze di un padre che svolgeva una vita qualunque davanti agli altri, ma che nascondeva una prole incestuosa frutto della sofferenza di una figlia. La donna, ora ricoverata, è stata subito affiancata ad uno psicologo che proverà a ridarle la gioia di vivere. Appena uscita dal bunker, ha detto che avrebbe raccontato tutto ma che supplicava di non farle mai più vedere quel padre diabolico e che le fosse assicurato che i suoi sei figli stessero bene e ricevessero tutte le cure. Sei creature, perché una di queste è morta dopo il parto e del corpo non è rimasto che cenere dopo che il padre-nonno ne ha bruciato il cadavere. Questa ragazzina è diventata madre davvero, consapevole che i suoi figli non sono che le ennesime vittime della violenza che l’ha afflitta per prima. Sconvolgente come si possa sviluppare un istinto materno in condizioni del genere. Sconvolgente e straziante guardare la foto di quest uomo e fissare gli occhi di chi non ha saputo accogliere la gioia più grande della vita se non insultandola con la violenza.

Nonostante l’orrore, la critica nei confronti delle autorità e degli abitanti di Amstetten non può essere taciuta. Come può un ‘intera comunità non accorgersi di niente? Come può la polizia aver chiuso nel 1984 un caso di scomparsa di persona con evidente enorme superficialità? Scoppiano le polemiche, e questo caso incendierà per un po’ i media e le coscienze… solo il tempo necessario per creare un odience. Poi, tutto si sgonfierà piano piano…e a questa donna si lascerà finalmente il diritto di iniziare a vivere.

Eleonora Tosco

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