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Castel dei Gironi: omaggio alle vittime del nazismo

Non è il 27 gennaio, ricorrenza istituzionale che commemora le vittime del nazifascismo, eppure il borgo di Montemagno, frazione sita nel comune pistoiese di Quarrata, si appresta a celebrare il proprio giorno della memoria. In località Castel dei Gironi, infatti, nel lontano 1944 vennero uccisi, durante un rastrellamento nazista, tre giovani cittadini: Mario Innocenti, Gino Bracali e Giordano Cappellini. Era la notte fra l’8 ed il 9 agosto e nel tentativo di fuggire alle fiamme scaturite da un incendio appiccato dai soldati tedeschi, i tre persero tragicamente la vita. «Ogni anno – evidenzia il Sindaco Sabrina Sergio Gori – ricordiamo con affetto questi ragazzi, vittime innocenti, proprio nel luogo dove hanno perso la vita in uno dei periodi più tristi della nostra storia. Ricordare le vittime di ieri serve a tener presente che libertà e giustizia non sono valori banali o tanto meno scontati, bensì la conquista di un popolo che seppe reagire alla vergogna di vent’anni di dittatura e di una guerra che seminò milioni di morti. Oggi come allora dobbiamo ribadire: Mai più!». La cerimonia, fissata per il 7 agosto, prevede – oltre alle rituali deposizioni di fiori ed agli interventi delle autorità cittadine – un concerto commemorativo della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Quarrata. Un’occasione per assaporare il gusto amaro di una Toscana d’altri tempi, le cui colline non erano, come oggi, verdeggianti luoghi di pace, ma mesti teatri di battaglia. Lo dimostra anche la targa che ricorda i caduti, apposta in loco “con mesto rimpianto” dal “popolo di Montemagno” affinché “il generoso sacrificio delle tre vittime innocenti non fosse dimenticato”, la quale recita: “nelle ore più tragiche ed angosciose della nostra storia (…) questa cara terra, affermando già la cooperazione partigiana alla grande guerra di liberazione, gemeva sotto l’incubo della tirannide e delle più feroci razzie teutoniche”. Una testimonianza toccante che nobilita il valore della memoria, legittimando ogni presa di coscienza collettiva come quella che da anni si svolge in questa piccola borgata.

Andrea Bonfiglio