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Chiuse le indagini: Rossitto verso il rinvio a giudizio

Venti giorni di tempo per farsi interrogare e produrre memorie difensive. Poi, per Elio Rossitto potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura etnea. L’ex professore di Economia Politica dell’Università di Catania era finito agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Assoro, il 5 Novembre del 2009, con l’accusa di falso, concussione e tentata violenza sessuale. La vicenda risale a due anni fa, quando una studentessa della facoltà di Scienze Politiche decise di contattare il programma televisivo “Le Iene” per documentare, con telecamera nascosta, le offerte dell’anziano professore. Elio Rossitto, ex consulente alla Regione delle giunte del democristiano Rino Nicolosi, è stato fino al 2008 l’ideologo riconosciuto del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Lo scandalo sessuale risale all’autunno di due anni fa. Parte tutto da una denuncia documentata da Dominique, questo il nome della studentessa, candidata all’esame di Economia politica di cui era titolare Rossitto. Solo allora sorse una serie di esposti di studentesse circa analoghi abusi che sarebbero stati compiuti dal docente. Le premesse per dare adito ai sospetti della ragazza c’erano tutti. Rossitto, infatti, diede mostra di grande considerazione per il suo caso, quello di una studentessa fuori sede e impiegata come cameriera per pagarsi gli studi. La vicenda culmina con l’appuntamento al motel di San Gregorio, dove la ragazza, già in contatto con la trasmissione televisiva, decise di farsi condurre. Lì l’anziano docente fece le sua offerta, che come appare dalla documentazione video, pare di natura inoppugnabile: prestazioni sessuali in cambio di un voto alto. Rossitto rimase agli arresti domiciliari per venti giorni, prima di riottenere la libertà. Tre settimane dopo l’insorgere della vicenda, oltrettutto, il docente sfruttò l’ormai raggiunte credenziali contributive per chiedere il pensionamento. Nessun provvedimento disciplinare venne assunto dall’Ateneo catanese nei suoi confronti. Contro l’uomo, uno stimato professionista accademico da sempre collegato al mondo politico siciliano, non fu promosso dal rettore, Antonino Recca, alcun provvedimento disciplinare.

Enrico Sciuto