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Dario Argento, Giallo e il Cinema Oggi

Subito dopo la visione di Giallo, ultimo film di Dario Argento non ancora presentato nelle sale cinematografiche, il celebre e discusso regista italiano fa il suo ingresso al Palazzo dei Congressi a Taormina, dove l’assenza dell’aria condizionata rischia di compromettere seriamente gli animi: la crisi c’è, è vero, i soldi mancano. Argento parla subito dei suoi film:”Mi ispiro sempre alla parte oscura di me stesso per i miei film, non a fatti quotidiani. Creo in ogni dettaglio i miei film e certe volte, quando li immagino, alcune parti del mio pensiero mi fanno paura. Mi capita anche di odiare certi miei personaggi. Non ho mai avuto contatti diretti con il sovrannaturale … le poche ricerche che feci in Europa per Suspiria hanno dato risultati piuttosto deludenti e modesti: la stregoneria è solo una questione culturale”. Un giovane ragazzo non resiste e fa al regista la domanda che molti avrebbero voluto fargli, un pò per pungerlo, un pò per rimproverarlo: “Maestro, si è divertito a fare il ruolo del cattivo in Tutti pazzi per amore 2?” Dario Argento risponde: “Mi sono divertito ma l’ho fatto perchè il regista e il produttore mi hanno assediato e così, per non essere scortese ho accettato. Ho giocato a fare il cattivo e mi sono divertito”. Le domande in sala sono state molto interessanti, ne è venuto fuori un regista molto scoraggiato sulla condizione del cinema italiano oggi: “Il cinema italiano non esiste più, io non so che ci sto a fare qui. In Italia il cinema è crollato, si fanno solo insulse commediole e hanno ragione i francesi e i tedeschi a dire che il nostro cinema è morto. Non credo resterò a lungo in Italia e non credo che la crisi passerà tanto presto; non ci sono finanziamenti e così le cose peggioreranno sempre più. Si faranno film sempre più piccoli e mediocri e il cinema italiano non si salverà nei prossimi anni, anzi”. Per quanto riguarda il 3D Dario Argento è più allegro:”Sono molto attratto dalle tecnologie e vorrei sperimentare sul 3D, per renderlo più interessante; molti horror in 3D sono piuttosto banali, S. Valentino di sangue non l’avrebbe visto nessuno se non nel formato digitale. Sto pensando di fare un Dracula in 3D, ma non so ancora se lo farò”. Per quanto riguarda il film proiettato in sala, Argento ne svela le “origini”: “Giallo è un film diverso, prodotto dagli americani, dunque con precise esigenze. Io ho apportato qualche piccola modifica alla sceneggiatura ma con gli americani funziona così: firmi un contratto e ti assoggetti alle loro regole. Ho dovuto girare due finali, uno in cui la donna rapita non si salvava e un altro a lieto fine. Ovviamente gli americani non hanno scelto la prima versione che io preferivo e trovavo più interessante, hanno scelto la seconda. Parlando di Suspiria 2, lo dovrebbe fare un regista americano, per la Fox: lo faranno ma non so quando e quel poco che so l’ho scoperto per vie traverse. Hanno fatto dei sopralluoghi in Germania, nei luoghi in cui ho girato il mio film e hanno acquistato i diritti della colonna sonora del primo film. Ancora comunque tutto tace.” Il film non è stato proiettato in pellicola, la sala era piena ma Giallo non è stato apprezzato particolarmente.

Elena Minissale