Jamie e Lisa sono una giovane coppia innamorata. Una sera trovano di fronte alla loro porta uno strano pacco, con all’interno un pupazzo per ventriloqui. All’inizio non danno peso a questo singolare regalo;ma quando Lisa viene orribilmente assassinata, Jamie torna al suo paese natale per risolvere il mistero che si cela dietro la morte di sua moglie, insospettito dalle credenze sui pupazzi che aveva sempre sentito da bambino. Arriva così a scoprire orrendi segreti e delitti che riguardano la sua famiglia e una ventriloqua di nome Mary Shaw… Nonostante sia stato diretto da James Wan, ideatore e regista della saga Saw-L’enigmista, uno degli horror più riusciti degli ultimi anni, Dead Silence non riesce ad eguagliarne la suspence e l’attrattiva. Pupazzi sinistri e demoniaci non colmano il vuoto lasciato da una sceneggiatura a tratti lacunosa che parte da idee molto buone ma non viene sviluppata al meglio, e l’oscurità che scende su gran parte delle immagini del film non trasmette autentica paura. I personaggi sono poco approfonditi, a volte si muovono confusi sulla scena, e i dialoghi scarni; sicuramente si tende a dare risalto ai colpi di scena che provano- a volte con alcune difficoltà, a volte riuscendoci- a mantenere vivo l’interesse dello spettatore. Evidenti i richiami al ben più famoso Chucky- La bambola assassina, cult horror degli anni 80-90, anche se in questa pellicola entrano in gioco altri elementi come le credenze popolari, la sete di vendetta che non si placa neanche dopo la morte, e la storia -mai dimenticata- di un’intera comunità. Il finale è originale e risolleva le sorti di un horror consigliato agli amanti del genere: non sempre sono i buoni a vincere.
Mariangela Celiberti