Pubblicato il: 5 Maggio, 2009

La Famiglia dell’Antiquario, di Carlo Goldoni

famiglia-antiquariatoDal 21 aprile al Teatro Stabile di Catania è stato messo in scena  “La Famiglia dell’Antiquario” di Carlo Goldoni con la regia di Lluis Pasqual e con gli interpreti (puntualmente espressivi): Virgilio Zernitz, Piergiorgio Fasolo, Anita Bartolucci, Gaia Aprea, Aldo Ottobrino, Nunzia Greco, Enzo Turrin, Paolo Serra, Giovanni Calò, Eros Pagni, Massimo Cagnina (in ordine di apparizione). Frizzante, brillante, esasperante e attualissima la commedia di Goldoni fa sorridere e ridere ancora raccontando i sempre vivi incorreggibili difetti dell’uomo e ci fa riflettere con comicità sugli aspetti più fastidiosi e tragici dell’animo umano, in balia del denaro e dell’egoismo. I personaggi che piroettano all’interno di una nobile casa in via di disfacimento e rovina, sono un conte frivolo e sciocco, vittima della sua passione per le “anticaglie” e cieco alle questioni della casa e della famiglia, una suocera e una nuora che si oltraggiano e insultano tramite una cameriera molto avida e maliziosa, un conte junior che non riesce ad esser uomo, il padre della contessina Doralice, interpretato da Eros Pagni, che rappresenta il personaggio chiave della commedia e due cicisbei che adulano le due donne vanitose e presuntuose della storia. Durante lo svolgimento della rappresentazione, gli attori cambiano d’abito, avvicinandosi sempre più ad un mondo moderno ed attuale tanto da spingere lo spettatore all’ovvia conclusione: al senso universale della storia. Siamo sempre stati così, da tempi immemori e lontani, forse anche prima che il denaro facesse capolino nelle relazioni interpersonali e sociali, ma la sera a teatro ci ridiamo sopra con Goldoni che ci guarda dalle quinte e ride sotto i baffi. Avvolti da una parlata veneziana molto simpatica e da personaggi in preda al narcisismo più spiccato e all’egoismo più innocente, si giunge ad un finale di salvezza pieno di riserve: le due donne non arriveranno mai ad una riconciliazione per puntiglio e nemmeno un anello di diamanti riuscirà a comprare la loro pace; ma la gestione familiare e casalinga entrerà in possesso di Pantalone (Eros Pagni), il mercante che non ha il sangue blu nelle vene. Ancora applausi ad un autore che non muore mai e a degli interpreti che si sono fusi perfettamente con lo spirito della commedia del Goldoni.

Elena Minissale

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