Pubblicato il: 14 Luglio, 2009

Festa d’Estate ai Benedettini

festadestate_ornellabalsamoL’ex Monastero dei Benedettini ha reso simbolico omaggio all’avvento del periodo estivo con la “Festa d’estate”, svoltasi lo scorso 8 Luglio e suddivisa in varie tranches; a partire dalle 18, sino a notte, una successione di incontri e di eventi di grande importanza per la facoltà; il Coro di Notte ha ospitato nel pomeriggio la scrittrice Cristina Ali Farah, figura di spicco nell’ambito della “letteratura emigrante” e autrice del libro “Madre piccola”. Una toccante storia di ricerca delle radici perdute vista attraverso gli occhi della Donna, della portatrice di vita; insieme ad Elvira Seminara, la scrittrice ha intrapreso un interessante discorso sui mutamenti della lingua dovuti all’apporto dei migranti; come non ignorare infatti, le contaminazioni (con accezione assolutamente positiva) cui è sottoposto il linguaggio oggi, nell’era di internet e della comunicazione interculturale? Ecco quindi che l’influsso   inconscio, graduale, difficile ma inesorabile concorre a fare da tramite tra il contesto esterno del paese ospitante e quello interno del migrante, quest’ultimo definito dalla scrittrice attraverso la splendida metafora della bolla d’aria: i ricordi della propria terra, gli odori, i suoni, la lingua, sono tutti racchiusi in una “bolla” e, al di fuori, odori ricordi e lingue estranei; se lo scoppio di questa bolla non sarà traumatico, entrambi i contesti non potranno che uscirne arricchiti e migliorati.

Proprio in presenza di Cristina Ali Farah si è svolta di seguito la premiazione dei vincitori del concorso Raccontare il Monastero, giunto alla sua terza edizione; i tre racconti vincitori (“Scatti di buio” di Luisa Santangelo – “Melior de cinere surgo ?” di Gianluca Gilletti – “A fior di labbra” di Claudia Fiume) sono stati scelti per il loro “studentecentrismo”: storie nel monastero dunque, non storie del monastero. Abbiamo incontrato la vincitrice del primo premio, Luisa Santangelo, spigliatissima blogger con aspirazioni giornalistiche, che ci racconta di come sia nata l’idea per il racconto: «Si tratta di una storia autobiografica, una storia d’amore che ho vissuto sulla mia pelle, con un fotografo del movimento studentesco; la fine di questa storia, la voglia di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, mi è servita da  spunto per scrivere questo racconto, che ho consegnato proprio all’ultimo minuto; non mi sentivo ancora pronta per scrivere, e sono rimasta molto sorpresa quando ho appreso di essere la vincitrice». Chiedo se Luisa si sente più scrittrice o più giornalista, e se esiste uno scarto tra questi due ambiti: «Nel racconto ho mantenuto lo stile blogghistico, comprensivo di nomignoli che stigmatizzano brevemente la psicologia del personaggi, che è poi lo stile che mantengo anche negli articoli di Step1, per quanto possibile. Mi è stato spesso suggerito di inventare ciò che succede, non di raccontarlo. Ma il mio obiettivo è diventare una giornalista». E viene difficile pensare che non possa riuscirci davvero. La festa è proseguita poi all’insegna della musica e della convivialità, con l’Unirock Contest e  un esilarante live dei Brigantini.

Ornella Balsamo

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