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Helena Blavatasky e la teosofia

La teosofia (dal greco teòs=Dio e sofìa=conoscenza) è una dottrina filosofica del XVII secolo, la quale sostiene che tutte le religioni hanno un’unica origine divina. Essa può guidare l’uomo alla verità tramite la conoscenza esoterica della divinità. Nel 1875, Helena Petrovna Hann Blavatsky (1831-1891) fondò la Società Teosofica, divulgatrice del pensiero teosofico, la cui verità tramandata nel corso della storia da una strettissima cerchia di iniziali, sarebbe stata rivelata solo in parte, cioè sarebbero stati tramandati solo gli aspetti conformi al periodo storico in cui si sono venuti a trovare. La fondatrice girò il mondo e pubblicò uno dei suoi due libri più celebri, “La dottrina segreta“. La teosofia viene definita nel libro “la saggezza accumulata nel corso delle Ere…provata e verificata da generazioni di poeti”. La Società Teosofica si basa su tre principi: formare un nucleo di fratellanza universale dell’umanità, senza distinzioni di razza, sesso, credo, casta o colore; incoraggiare lo studio comparato delle religioni, della filosofia e della scienza; e investigare le leggi inesplicate della natura insieme ai poteri latenti dell’uomo. La donna affermò sempre di aver compiuto un viaggio nell’allora sconosciuto Tibet, dove avrebbe incontrato i Maestri della Fratellanza Bianca, la cui esistenza è attestata da tutte le tradizioni iniziatiche orientali ed occidentali, i quali le insegnarono le arti occulte che lei, poi, rivelò nei suoi libri e ai membri della Società da lei fondata. Questo viaggio ha sollevato, però, non pochi dubbi da parte di alcuni studiosi che la accusarono di aver distorto le fonti in modo da adattarle alle proprie idee. Per Helena, l’esoterismo è una dottrina segreta, una sintesi di tutte le filosofie e religioni, capace di svelare gli arcani dell’universo e dell’assoluto. L’opera, pubblicata in sei volumi, sostiene l’esistenza di altrettanti sei ceppi secolari di pensiero esoterico in Oriente. Ciò significa che la verità occulta sulla costituzione del nostro sistema solare, sulle catene dei mondi che hanno preceduto quella di cui fa parte la nostra terra, sui poteri naturali che sostengono la manifestazione delle cose esistenti, viene smembrato in sei filoni, nessuno dei quali contiene tale verità completamente, ed ognuno la vela in simbolismi così fitti ed intricati, che sono accessibili solo ai pochi iniziati locali, i quali la trasmettono oralmente ai discepoli. Attraverso di loro, poi, la conoscenza dei misteri passa al popolo, che la tramuta in leggende, radicate nelle abitudini e nelle feste paesane d’Oriente. E noi, quindi, vediamo aquiloni stranamente dipinti ed usanze d’ogni genere apparentemente puerili. Solo un filone ha permeato e permea le maggiori fonti del reale sapere universale, lo stesso a cui ogni saggio pensatore, da Platone a Cristo, attinsero per la loro missione terrena. Esso è la settima scuola, sintesi e compimento delle precedenti, chiamata della Dottrina Segreta.

Valeria Mancini