Pubblicato il: 9 Ottobre, 2010

Il personale della scuola palermitana: intervista ad un precario

Palermo Il 17 agosto in via Praga a Palermo è nato il ‘’presidio precario’’ davanti l’ex provveditorato degli studi. È stato allestito uno stand costituito da docenti e personale tecnico che protesta giorno e notte per i tagli decisi dal ministero della pubblica istruzione. Tra loro Pietro di Grusa, Giacomo Russo, Salvatore Altadonna, Silvia Bisagna, Francesco di Maggio e tanti altri precari storici che non si arrendono e lottano per il loro diritto quello del lavoro. La nostra redazione è andata lì di persona per poter parlare con chi da anni vive una condizione di così grande instabilità lavorativa. Poniamo qualche domanda al sign. Francesco Di Maggio che,come Pietro Di Grusa e Salvatore Altadonna, ha scelto lo sciopero della fame.

-Qual è il suo ruolo?

‘’ assistente tecnico.’’

-Da quanto tempo è precario?

‘’da 10 anni.’’

– È sposato?

‘’si e con tre figli a carico.’’

-È la prima volta che fa lo sciopero della fame?

” L’anno scorso ho fatto lo sciopero poi l’ho sospeso perché il presidente Lombardo aveva promesso di risparmiare i tagli previsti ma ce ne sono stati 4.000 lo scorso anno e 5000 quest’anno tra personale tecnico-amministrativo e docenti.’’

-Per quanto tempo può continuare lo sciopero della fame?

‘’Voglio sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che ci sta succedendo. Non voglio compromettere la mia salute, devo garantire la mia famiglia. Non potrò continuare a lungo. Sto facendo questo per far capire che il governo ci vuole soffocare. Io continuerò a ribellarmi a questa politica di soprusi.’’

-Che ruolo ha avuto il sindacato in tutta questa faccenda?

‘’Il sindacato, che una volta ci tutelava, ha approvato i tagli del governo.’’

-Lei è disposto ad andare a Roma a protestare?

‘’Sicuramente si. Voglio protestare anche per ciò che sta accadendo a livello locale.’’

– Cosa sta accadendo?

‘’Vogliono inserire nelle nostre graduatorie ATA altre graduatorie di altri precari provenienti dagli enti locali e da varie cooperative. Questo personale non ha i requisiti per essere inserito nelle graduatorie poiché molti non hanno neanche la terza media. Ma voglio precisare che non è una guerra tra poveri. Anche loro sono precari esattamente come noi. Ma che si occupino di loro gli enti e le cooperative che li hanno assunti. È una loro responsabilità. Stanno inserendo 400 persone senza esperienza, titoli e competenze tecniche specifiche. Ci tolgono la nostra graduatoria da 25 anni e inseriscono altri precari.’’

È nato anche un gruppo su face book chiamato ‘’Precari di Via Praga’’ dove è possibile consultare gli aggiornamenti ed essere informati sulle prossime iniziative di protesta.

Caterina Tipa

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