Pubblicato il: 3 Febbraio, 2009

Ionesco sul palco di un moderno e raffinato cafè-concerts a Milano

ionesco-delirio-a-due1Si è già fatto conoscere in passato il teatro Franco Parenti di Milano per le sue deliziose iniziative di forte contatto col pubblico, coerenti con la volontà di quel grande attore che ne fu fondatore negli anni ’70. Spazio scenico dai mille volti, ha inaugurato da poco un nuovo orario degli spettacoli, quello delle 18.30, orario che permette agli spettatori di incontrarsi, prima o dopo lo spettacolo, per degustare torta, tè e biscotti oppure un aperitivo con buffet caldo. Nelle ultime settimane di Gennaio c’è stata la vera e propria inaugurazione di questi nuovi graziosi incontri, ed il teatro ha offerto tè e torta o aperitivo, a chi ha assistito all’interpretazione “Delirio a due” di Ionesco, con  regia di Bob Marchese, offerto ad un prezzo imbattibile. Splendida l’idea di accogliere gli spettatori nello spazio scenico più accogliente del teatro, quello costellato da tavolini quadrati e sedie in legno che si affacciano verso un piccolo palchetto simile a quello dei teatri di varietà. Si abbassano le luci mentre qualcuno ha ancora la tazzina sul tavolo e comincia lo spettacolo; sembra d’essere in un cafè-concerts parigino di fine 1800. In scena, un celebre lavoro di Ionesco che rappresenta le vicende in una strana coppia claustrofobicamente ( e la scelta del piccolo spazio scenico esplicita ancor di più la sensazione) rinchiusa in casa durante lo scoppio di una guerra, di cui se ne percepisce la presenza solo per i rumori e le invasioni di oggetti nello spazio scenico.

Ionesco, mago dei dialoghi martellanti capaci di rivelare l’ossessività scaturibile dalle conversazioni umane, specchio dell’esistenza stessa, ci mostra i battibecchi di questa strana coppia interpretata da Bob Marhese e Fiorenza Brogi. Tutto nasce da una distorta convinzione, da parte della donna, che lumaca e tartaruga siano il medesimo animale; poi, con una serie di peripezie retoriche il discorso volteggia nel gradevole salotto del teatro fino a svilupparsi senza mai annoiare e facendo comunque sorridere lo spettatore che, un pochino, in quella grottesca rappresentazione del dialogo tra due amanti, non può non ritrovarsi. Qui sta la grandezza del drammaturgo francese d’adozione: usare la semplicità nei testi e nelle scene riuscendo però  a caricarla di una forza espressiva e concettuale potentissima. La coppia dopo tante minacce di separazione è rimasta insieme e saluta il pubblico punzecchiandosi ancora…finchè le luci della ribalta si affiocano mentre si accendono quelle in sala. Gli attori abbattono la quarta parete, scendono tra il pubblico, si prendono gli applausi e bevono un aperitivo insieme a chi ne ha visto la performance. Splendida iniziativa, dunque, l’ennesima di questo stabile che non smette di celebrare il teatro come un momento d’incontro vero tra persone.

Elenora Tosco

Lascia un commento

Devi essere collegato to post comment.