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La P3

Non è che la P3 sia da schiaffi, con il termine P3 si rischia di ascoltare una compilation di abusi, un  disco per il carcere altro che per l’estate!

E non ce ne voglia Cesare, ma di solito i pensionati sfigati giocano a tressette non con le pale dell’eolico, con i giudici della Corte costituzionale come fossero i giocatori del subbuteo.  Gli sfigati in questione sono Denis Verdini, coordinatore del Pdl reclutato dalla macelleria-brasserie di Campi Bisenzio, Flavio Carboni, Cosentino etc.. ma il più sfigato di tutti è sempre Marcello Dell’Utri, altro uomo su cui la sfiga non se ne va manco a colpi di emendamenti, bolle papali, diari segreti di Mussolini, Pasolini, Petrolini, Manganini.

Ma Marcello per fortuna ha un eroe: lo stalliere Mangano colui che ha le prove, ma non parla. Lo sfigato Dell’Utri bisogna riconoscerlo, ha un debole per il poeta friulano, PierPaolo Pasolini.

Quindi ha scritto la sua versione poetica del celebre articolo delle stragi:

“Io so i nomi di quello che viene chiamato P3 (ci sono pure io, slurp!)

“Io so i nomi del vertice che ha manovrato (li ho in rubrica!)

“Io so i nomi di chi ha gestito l’eolico in Sardegna (si, ma fa troppo caldo che anche voi volete una pala eolica, su, ditelo!)

“Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a personaggi comici (guarda un po’ che dietro Berlusconi ci sta Antonio Albanese, Roberto Benigni e la Littizzetto! Sic!)

“Io so PERCHE’ HO LE PROVE, io so perché sono un Marcello Dell’Utri, uno dei quattro amici al bar, un pensionato, uno che lavora con la testa e l’orecchio (il cellulare)

Insomma io sono uno che coordina fatti lontani, mafie nuove e vecchie, giudici del csm e della cassazione.

Vi servono ancora prove?

Carmelo Caruso