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Lavoro, futuro e i giovani

Speranza, fiducia ma anche scetticismo e sconforto. Sono questi i sentimenti emersi tra le parole degli studenti della Facoltà di Economia di Catania quando gli abbiamo chiesto cosa ne pensassero del loro futuro. Nati in un’ era in cui proprio l’economia domina lo scenario mondiale, anche loro stanno vivendo i primi effetti della recente crisi che ha colpito il settore lavoro. Passeggiando tra le aule ciò che colpisce maggiormente è il sentimento di sconforto e sfiducia verso una realtà lavorativa molto precaria e che spesso obbliga i giovani laureati ad andare all’estero per mettere a frutto le conoscenze acquisite in Italia. Immaginando un imminente futuro, in un ipotetico periodo post-crisi e  in cui  più che mai loro diventeranno i protagonisti, abbiamo chiesto a questi studenti quali fossero i progetti e le speranze. E sono proprio le parole “progetti” e “futuro” a suscitare subito le prime espressioni di perplessità tra i volti dei ragazzi, mentre qualcuno azzarda perfino un commento ironico precisando che: ” è la domanda peggiore che qualcuno ti possa fare“. Ma nonostante alcune variabili costanti, come la necessità di trovare al più presto un lavoro dopo la laurea, magari realizzandosi effettivamente nel proprio campo, le idee e le opinioni emerse sono varie. Sono la maggioranza i ragazzi che si sono ritrovati a frequentare un corso di Specialistica a causa di un posto di lavoro che non si trova. E’ il caso degli studenti che, magari progettando di lavorare in campo finanziario, anche solo all’interno di una banca, hanno già constatato l’effettivo calo di assunzioni di questi ultimi mesi.  Ma visto che in ogni corrente si trova sempre un’eccezione, ecco spuntare il caso interessante di un ragazzo che, avendo già ottenuto un posto sicuro, ha deciso di mollare tutto e di iscriversi al corso di laurea di 2° livello investendo tutto nello studio e dimostrando che qualcuno che spera ancora nel futuro c’è. Un caso senz’altro particolare sono gli studenti dell’indirizzo di Economia del Turismo che, nonostante si siano visti chiudere l’unico corso di laurea Specialistica di secondo livello in Mangment del Turismo, mantengono lo stesso una visione positiva per il futuro,  forte sia della vastità lavorativa che il settore offre, sia dei recenti dati favorevoli che mostrano come il settore del turismo abbia superato meglio di altri i primi effetti della crisi. Ed in merito poi a questa crisi economica non vi è eccessivo turbamento tra gli studenti. Nonostante siano molti a pensare che gli effetti più devastanti debbano ancora farsi sentire, qualcuno, da bravo economista, resta forte della consapevolezza che ad un ciclo economico negativo ne corrisponde sempre uno positivo a cui spera vivamente di poter partecipare. Ascoltando i discorsi di coloro che, spesso con molto sacrificio e fatica, hanno investito tempo e risorse nel proprio futuro, è  stato possibile tracciare una linea comune che unisce tutti e che va dalla mancanza di fiducia nelle istituzioni siciliane, alla remota speranza di riuscire, un giorno, a lavorare nella propria terra. Noi ci auguriamo che questo sia possibile e che venga finalmente il giorno in cui gli studenti meritevoli non siano più costretti ad emigrare, ma possano mettere al servizio del proprio paese, e ancor di più della nostra Sicilia, le loro capacità.

Greta Montesano