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Maltese? No English!

Sono giorni di fuoco per l’Università maltese, scossa, pochi giorni fa, da vigorose proteste da parte di studenti e professori. La vexata quaestio riguarda la lingua da usare per gli esami, orali e scritti. Da sempre gli studenti hanno potuto scegliere se sostenere le prove in maltese o in inglese, ma il Senato Accademico ha approvato un nuovo regolamento che bandisce l’uso del maltese dall’Università, eccezion fatta per gli esami di Letteratura maltese e Lingua e Etnicità maltese che potranno ancora essere dissertati in lingua madre. La situazione è descritta come “incostituzionale” e “ingiusta” ed effettivamente la Costituzione maltese riconosce come ufficiali entrambe le lingue. Grande attivismo mostrano gli studenti e uno di loro, Ivan Vassallo, afferma: “ci stiamo battendo per far si che la nostra lingua, il maltese, non sparisca dall’Università. E’ una scelta che va contro la nostra Costituzione considerando anche il fatto che l’Università, benché autonoma, è statale. Andremo fino in fondo a questa situazione e abbiamo pure creato un gruppo che adesso è anche su Facebook (Favur l-Użu tal-Lingwa Maltija, fl-Universita’ ta’ Malta) per pubblicizzare la nostra iniziativa, passata sotto silenzio nel resto dell’Europa”. L’opposizione maggiore arriva dalla facoltà di Legge, forte di una lunga tradizione di bilinguismo a cui studenti e professori non vogliono rinunciare. Il fronte dei docenti però non è compatto e mentre alcuni definiscono la decisione del Senato a dir poco “patetica”, altri si mostrano più favorevoli alla scelta poiché consentirebbe all’Università Maltese di poter aspirare a un ruolo internazionale.

Giuseppina Cuccia