Pubblicato il: 9 Dicembre, 2011

Obesità: bambini e non solo

Nel nostro paese, oltre un bambino su tre di età compresa tra i sei e gli undici anni ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere. Un problema che coinvolge non solo l’Italia, ma tutta l’Europa, se si pensa che l’Inghilterra addirittura sta pensando di togliere la patria potestà ai genitori di bambini obesi.

I numeri parlano chiaro: da una recente indagine ministeriale è emerso che nel nostro paese ci sono un milione e centomila bambini in sovrappeso, tra cui quattrocentomila obesi. Del resto, la loro vita si muove tra il banco di scuola e lo schermo della televisione, del computer o di un qualsiasi videogioco: per i soggetti più pigri, questo tenore di vita, se poi accompagnato ad un’assente attività fisica, si traduce molto facilmente in quei chili di troppo che si depositano per non andarsene più. È stato appurato, infatti, che il 75% dei bambini obesi si trasforma poi in un adulto obeso.
Il problema è tutt’altro che estetico: è infatti appurata la stretta connessione tra l’eccesso di peso e l’insorgenza di alcune malattie, come ad esempio quelle collegate al sistema cardiocircolatorio, che sono più frequenti in questi soggetti piuttosto che in quelli che rientrano nella norma.

La soluzione è sempre la stessa: una migliore alimentazione e l’attività fisica sono provvedimenti che ogni genitore che si accorge che il proprio figlio è in sovrappeso dovrebbe prendere. Purtroppo, però, tra chi non ha tempo, chi non ha i soldi e chi ha un bambino un po’ pigro, è facile che questi due accorgimenti rimangano solo semplici parole sulla carta. Oltre al fatto che a volte il problema sta nei genitori stessi: si è riscontrato che ben il 36% di questi, infatti, non si rende conto dell’eccesso di peso del proprio figlio, e non prende assolutamente in considerazione l’idea di imporgli un regime alimentare più corretto o un po’ di sano esercizio fisico.

Insomma, pare proprio che il problema sia qualcosa di altamente sottovalutato, o almeno a cui non viene data l’importanza che si merita: spesso non si presta abbastanza attenzione all’alimentazione dei bambini, e si lascia che questi assumano abitudini sbagliate alle quali, poi, non ci si pone nemmeno il problema di porvi un rimedio. Il problema è che spesso all’obesità si associa solo il fattore semplicemente antiestetico, e non una possibile e concreta causa di malattie molto gravi o addirittura, in alcuni casi, mortali (basti pensare al diabete, all’infarto o anche ad alcune tipologie di cancro). Per esempio, il ministero della salute stima ogni anno una media di 57000 persone che muoiono proprio a causa del loro eccessivo peso.

Curiosi anche i risultati di un’altra indagine, che associano il peso al titolo di studio: è risultato che i chili di troppo dilagano molto di più tra chi ha frequentato solo le elementari, o nemmeno quelle. Ciò testimonia il fatto che la non conoscenza dei rischi aumenta l’incidenza. È quindi ora di ampliare un po’ la nostra dieta mediterranea: frutta e verdura comprese.

Sara Servadei

 

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