Pubblicato il: 13 Gennaio, 2009
Senza categoria | di Eleonora Tosco

Parigi città magica

parigiChi ha potuto viaggiare un po’ per l’Europa sa che di posti affascinanti ce n’è molti ed ogni città ha uno suo segreto da svelare, una sua identità da scoprire nei volti di chi la abita e nei suoi più piccoli dettagli. Ogni città sa come farsi amare ed ogni viaggiatore ha nel cuore una città in particolare. Ritrovarsi nella bella Parigi un giorno qualunque, in cui non viene assediata dalla ressa del turismo delle festività, significa poterne scoprire l’animo più intimo. Cominciare il giro visitando la bella Notre Dame, sobria pur nella sua goticità, è un obbligo che verrà naturale così come avventurarsi nelle vie che le stanno attorno, corredate di case eleganti dai tetti d’ardesia. Non si può restare immuni al cilma festoso e colorato del quartiere latino, ma soprattutto al fascino della libreria “Shakespeare and Co”, in cui tra gli scaffali si trovano più o meno nascosti i letti dei giovani studenti che lì trovano asilo in cambio di qualche ora di lavoro. Parigi, infatti, oltre alle mete famose come il Louvre, il centro di Montmatre e la Tour Eiffel, cela la sua anima in questi posti più nascosti che fanno realmente innamorare.

Servendosi dell’eccellente servizio della metropolitana è possibile muoversi con agilità per tutta la metropoli e vale la pena optare per la visita dei cimiteri di Montparnasse e di Père- Lachaise dove riposano grandi nomi dell’arte e della letteratura. La cosa affascinante non è solo ritovarsi davanti alla tomba di Jim Morrison, Baudelaire, Modigliani o Dickens, ma guardare cosa ha lasciato chi quel posto l’ha visitato. E così, nella terra della tomba del celebre pittore italiano ho trovato infilato dentro un pennello, su quella del poeta maledetto una copia della sua più celebre poesia mentre la statua che sovrasta le reliquie di Charles Dickens è stata ricoperta di impronte di baci di rossetto. Girare per musei ed osservare i monumenti cittadini è un obbligo per ogni amante di Parigi che si rispetti, ma il consiglio non è solo quello di guardare le opere…ma anche di notare tutti quei giovani che vi si trovano davanti e che, incuranti dei passanti e spesso anche delle macchine, si siedono   cominciando a riprodurre sulla carta la realtà. Il fascino di Parigi sono i suoi artisti ed il rispetto che la città ha di loro! Non mi riferisco tanto a quelli che troverete nel centro di Montmatre e che vi faranno mille lusinghe perchè gli acquistiate un ritratto; ma ai solitari che si aggirano per le piazze o sulle rive della Senna. Andate a sedervi sul bordo con qualcosa da bere o da mangiare, senza farvi derubare da costose brasserie; potrete salutare i barconi colmi di turisti e gioire di non essere con loro e di godere di una prospettiva diversa della città;  potrà capitarvi di sentire un trombettista mentre si esercita o ancora, potrà succedere che un giovane artista di teatro d’avanguardia si avvicini, vi chieda un’opinione sulla sua arte, vi si sieda accanto e cominci con voi una meravigliosa conversazione sulla letteratura. C’est Paris.

Eleonora Tosco

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