Pubblicato il: 16 Gennaio, 2010

Pensioni nel 2010: come saranno

L’aumento automatico delle pensioni, a partire dal primo gennaio 2010, sarà pari allo 0,7%: si tratta dell’aumento più basso mai registrato. Esso risente della diminuzione della velocità dell’inflazione, dovuta alla fase recessiva in cui è immersa l’economia ormai da un anno, ma stride fortemente con l’andamento dei prezzi dei beni di prima necessità, che aumentano più del doppio rispetto all’indice generale dell’ISTAT. Inoltre bisogna ricordare che, per la prima volta, da quando è in vigore l’attuale sistema di perequazione, l’aumento attribuito alle pensioni in via provvisoria per il 2009, che è stato del 3,3%, è risultato “più alto” di quello dovuto in via definitiva che si è attestato al 3,2% e, quindi sulla rata di pensione del mese di gennaio 2010 graverà il conguaglio negativo di quanto percepito in più nel corso del 2009. Questo vuol dire che a gennaio 2010 l’applicazione del conguaglio negativo, unito “alla scarsa” consistenza dell’aumento di perequazione, comporterà l’abbassamento, anziché l’aumento, dell’importo di tutte le pensioni in pagamento, sia pure solo per il prossimo mese. Dal mese di febbraio le pensioni verranno poste in pagamento nel pieno importo perequato, cioè più 0,7%.
Proporzionalmente la riduzione investe tutte le pensioni.
Per difendere il diritto ad una pensione compatibile al minimo livello civile di vita, bisogna  cominciare dall’ esigenza di cambiare questo metodo di calcolo dell’inflazione legata all’assegno mensile.

Caterina Tipa

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