Pubblicato il: 19 Giugno, 2009

Requiem for a dream

requiem1“Requiem for a dream” è una fotografia della dura e drammatica realtà sociale delle dipendenze del nostro tempo, dipendenze che creano una società degradata ed individui incapaci di ragionare con la propria testa. Sarah (Ellen Burstyn) è una vedova matura che vive la sua vita davanti la televisione e da essa si fa plasmare. L’occasione di partecipare ad un programma tv diventa secondo lei l’opportunità di essere amata e benvoluta da tutti, ma ciò la porterà ad uscire fuori dalla dimensione del reale. Suo figlio Harry (Jared Leto) è un tossicodipendente, che pensa di poter diventare ricco spacciando assieme al suo migliore amico Tyrone (Marlon Wayans). Marion (Jennifer Connelly) è la ragazza di Harry, anche lei in preda alla dipendenza da droghe. Il loro rapporto viaggerà liscio fino a quando la scarsità di “roba” in circolazione li porterà a frequenti liti. Anche loro saranno portati dalla droga al di fuori del mondo reale, perderanno completamente il contatto con la realtà. I destini di tutti i protagonisti saranno tutti votati all’autodistruzione. Requiem for a dream, tratto dall’omonimo libro di Hubert Selby Jr., è il secondo film di Darren Arofnosky dopo “Il teorema del delirio” (1997). Quello di Arofnosky è uno sguardo onirico su una realtà dominata da violenza e degrado. Il film è suddiviso in tre sezioni (Estate, Autunno, Inverno) corrispondenti all’ascesa, declino e definitiva caduta dei protagonisti. L’assenza consapevole della stagione Primavera, solitamente vista come rinascita, dimostra la volontà dell’autore di non concedere alcuna speranza ai protagonisti. Il regista opta per un montaggio convulso accoppiato ad un ritmo veloce ed incalzante per dar il senso di una realtà storpiata e distorta dall’uso di stupefacenti. Scene delle ambientazioni cupe e fa spesso uso di immagini dal forte impatto. Il risultato è un film che talvolta può risultare pesante, alcune scene possono addirittura provocare disgusto, ma di certo era questo l’intento del regista ed in ogni caso si tratta di un film ben fatto.

Diego Bonomo

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