Pubblicato il: 24 Febbraio, 2011

Rifiuti in Campania: nominati due nuovi commissari

rifiuti-campaniaCon il decreto del Consiglio dei Ministri, approvato il 17 dicembre 2009, si è messo fine ufficialmente all’emergenza rifiuti in Campania. Oggi, a distanza di più di un anno, la presidenza della Regione Campania continua a nominare commissari per cercare di far fronte all’interminabile fase di stallo del ciclo dei rifiuti. E’ notizia di questi giorni, infatti, che il governatore Stefano Caldoro ha nominato il professore Alberto Carotenuto commissario per la costruzione di un nuovo termovalorizzatore nella zona est della provincia napoletana e il viceprefetto Annunziato Verzè commissario per la realizzazione delle nuove discariche. Una scelta resa possibile grazie al decreto legge di novembre 2010, denominato “decreto Campania”, che permette ai governatori delle regioni italiane di poter nominare commissari straordinari persone che abbiano manifeste competenze in ambito di valutazione dell’impatto ambientale e nella gestione degli appalti pubblici. Ora, senza tralasciare il fatto che, a 14 mesi dal decreto, ci si trovi ad affrontare una nuova emergenza, ciò che non si riesce a capire è la necessità di queste nomine. La Campania è l’unica regione d’Italia che non possiede un impianto di compostaggio né tantomeno esiste un piano che regoli il ciclo dei rifiuti; possibile che si pensi di poter risolvere il problema solo attraverso la costruzione di nuovi termovalorizzatori e attraverso l’apertura di nuove discariche? A Napoli e provincia, tutt’ora si contano oltre 600 tonnellate di immondizia lasciate a marcire per strada, frutto dei comprensibili ritardi nella raccolta, ma soprattutto di una scarsa applicazione della differenziazione dei rifiuti; oggi, ancora non si sa ancora come il vetro, la plastica e la carta vengano smaltiti. Inoltre, da quasi cinque anni, sono pronti sette impianti di compostaggio realizzati da una ditta lombarda; sono stati regolarmente pagati, ma non ancora ritirati. Quindi, che senso ha nominare nuovi commissari se non c’è la volontà di risolvere il problema alla fonte?

Massimiliano Mogavero

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