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Rincari 2008: chi lo dice?

Siamo nei primi 4 mesi dell’anno e purtroppo sono già da tempo scattati i primi rincari del 2008. Le stime delle associazioni dei consumatori, nei primi giorni del nuovo anno, avevano provato ad avvisarci dell’arrivo di questi aumenti. Infatti, il petrolio oggi rischia di arrivare a toccare i 120 dollari al barile ma ormai non fa più notizia se il prezzo del greggio continua a lievitare, o se la spesa delle nostre famiglie italiane, è salita complessivamente fra i 1.000 e i 1.700 euro, spinta anche da alimentari e servizi di vario genere. Questo già lo sapevamo da mesi. E se non bastasse quanto accennato, potrei dirvi che l’Autorità per l’Energia ha fissato in +3,8% e +3,4% gli aumenti di luce e gas nel primo trimestre. Questo è parte dello scenario che ci aspetta per tutto il corso di questo anno ma in questa sede non ci interessa fare uno sterile elenco della miriade di prodotti che saranno investiti dagli aumenti ai quali abbiamo accennato poiché, ribadiamo, non è una cosa che ci dovrebbe sorprendere . Ci interessa sottolineare il modo e le persone che trattano queste tematiche nei vari dibattiti televisivi e radiofonici. Per esempio, se la domenica pomeriggio sintonizzate il televisore su “Buona Domenica” oppure sul relativo programma di concorrenza delle reti RAI, potrete trovare una folta squadra di esperti di economia, avvocati e giornalisti che si sforzano di farvi capire che la vita oggi è più cara. Appunto: avvocati , professori , giornalisti famosi e ben pagati, star dello spettacolo insomma tutta gente che non fà affatto fatica ad arrivare alla fine del mese e non condivide le stesse difficoltà economiche della maggior parte degli italiani. In fin dei conti il problema è questo e cioè come può, per esempio, un operaio che percepisce uno stipendio mensile che si aggira in media sui 1000 euro, identificarsi con delle persone che percepiscono un salario superiore ai 2000 euro. Questa commedia purtroppo si ripete in quasi tutte le forme di approfondimento e dibattito televisivo-radiofonico. Sono poche le trasmissioni che raccontano questi problemi con la voce stessa di chi li patisce e li vive giorno per giorno. Tra queste abbiamo trovato “Report” un meraviglioso esempio di giornalismo fuori dagli schemi politici e vicino al cittadino; nonché “Secondo voi” trasmesso prima dell’edizione pomeridiana del tg5. Il resto delle varie programmazioni televisive e radiofoniche che trattano l’argomento si riassume in una carrellata di esperti che vanno a decantare le difficoltà che loro effettivamente non provano. La situazione che abbiamo presentato evidenzia dei mezzi di comunicazione, quali radio e televisione che si sforzano, generando ipocrisia, di contestualizzare problemi che sono lontani dalle luci dei riflettori e dagli stipendi vertiginosi che contraddistinguono il loro mondo.

Rosario Cirigliano