Pubblicato il: 12 Gennaio, 2010

Sale l’età pensionabile delle impiegate statali

3.500 bloccate al lavoro per un anno

Un anno in più al lavoro per 3.500 donne statali. E’ l’effetto della nuova norma sull’età pensionabile sulle dipendenti della pubblica amministrazione. Da quest’anno l’età sale da 60 a 61 anni fino ad arrivare, nel 2018, a 65 anni al pari degli uomini, con l’aumento di un anno ogni biennio. Secondo le previsioni dell’Inpdap, seimila donne, in base alle vecchie norme, avrebbero lasciato il lavoro per il raggiungimento dei requisiti di vecchiaia, ma con il cambiamento della legge ne andranno via solo in 2.500. L’approvazione della norma è successiva al richiamo della Corte di giustizia europea che aveva intimato all’Italia di parificare i criteri pensionistici tra uomini e donne. Riusciranno, tuttavia, ad andare comunque in pensione le lavoratrici che entro dicembre dello scorso anno hanno raggiunto almeno 60 anni d’età e 20 di contributi. Secondo le stime dell’Inpdap la nuova normativa porterà ad un risparmio, tra il 2010 e il 2018, di 2,5 miliardi, che andranno in un fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio per interventi sulle politiche sociali e familiari. Questo è l’effetto della parità. Solo quando si tratta di dare e non di ricevere però.

Caterina Tipa

Lascia un commento

Devi essere collegato to post comment.