Pubblicato il: 17 Giugno, 2009

Siciliani al Parlamento europeo: Rita Borsellino

ritaborsellinoSiamo con Rita Borsellino, neodeputata del PD al Parlamento Europeo. Con oltre 229 mila preferenze, è stata la candidata più votata nella circoscrizione insulare. Solo il Presidente del Consiglio Berlusconi ha raccolto più consensi.

Onorevole Borsellino, in queste settimane, ha percorso Sicilia e Sardegna con oltre 150 iniziative, tra incontri, manifestazioni e comizi. Dagli umori raccolti fra i cittadini, si aspettava una simile frenata del PDL nell’isola, anche a causa dell’astensionismo?

Il PDL è uscito in parte sconfitto dalla tornata elettorale, e i numeri parlano chiaro. Pur rimanendo il primo partito, ha perso consensi e credibilità. Hanno influito le vicende del governatore Lombardo, che ha aperto una crisi di governo in piena campagna elettorale, e la caduta d’immagine del presidente del Consiglio. La gente vuole coerenza e un progetto nuovo, non le scaramucce interne alla maggioranza siciliana.

Come mai i voti siciliani in uscita dal PDL non trovano ancora un punto di riferimento nel PD?

Se non l’hanno trovato ancora, lo troveranno di qui in avanti. Per farlo, il Pd dovrà aprire le porte alla società e acquisire nuove energie, staccandosi dagli apparati per aprirsi a nuove realtà. La mia candidatura è andata in questa direzione e il progetto è stato premiato.

Dario Franceschini ha spiegato a Palermo che il PD non è disponibile a inserirsi nelle contraddizioni della maggioranza che sostiene il governatore Raffaele Lombardo. Pensa che, in vista del Congresso, possano sorgere divergenze strategiche nel partito?

L’MPA è parte integrante della maggioranza di centrodestra. Il Pd, invece, deve riunire tutte le anime del centrosinistra per costruire un progetto di governo, tanto a livello nazionale, quanto regionale. Gli elettori chiedono un partito moderno, più vicino alle istanze del territorio e aperto a quelle realtà che su queste istanze lavorano quotidianamente. E’ questo il progetto di Dario Franceschini, dunque ho accettato la candidatura per Bruxelles. Dialogherò con coloro che, pur essendo vicini al Pd, non si riconoscono ancora nel partito.

Negli ultimi anni ha girato le scuole, istruendo le giovani generazioni alle pratiche della legalità. Pensa che l’Europa, tema così trascurato in campagna elettorale, possa divenire la sede di valori altrettanto importanti?

L’Europa è un’opportunità, la più importante, una piazza cui non possiamo rinunciare; dobbiamo esserci e fare sentire la nostra presenza. Questo tema sarebbe dovuto essere al centro del dibattito, ma l’attenzione è stata sviata su altre questioni, come i conflitti interni alla maggioranza. Dall’Europa proviene l’ottanta per cento delle normative recepite a livello nazionale, dunque le decisioni assunte dal Parlamento europeo sono fondamentali per l’Italia.

Come potrà contribuire, in Parlamento europeo, a ridare una prospettiva di riscatto civile alla nostra isola?
La Sicilia ha bisogno dell’Europa per uscire dal suo provincialismo politico, dal clientelismo pervasivo e da un confronto politico che si fonda su logiche di potere. Al contempo, la Sicilia può rendere all’Europa tante realtà positive: esperienze nel campo della cittadinanza attiva, della cultura e dello sviluppo locale. Porterò i temi della Sicilia e del Mezzogiorno in Europa, ma soprattutto tenterò di favorire l’ingresso dell’Europa in Sicilia. Continuerò a esserci, proseguendo nel cammino di ascolto, cogliendo bisogni, temi e proposte da portare in Europa e, nello stesso tempo, informando sulle decisioni assunte al Parlamento europeo.

A parte la gestione dei beni confiscati, il movimento Antimafia sta vivendo in questi anni una fase di riflusso?

Il movimento Antimafia ha subito un rallentamento. La lotta alla criminalità organizzata è continuata grazie al lavoro sapiente della magistratura e delle forze dell’ordine, ma serve qualcosa di più: serve quel movimento sociale e culturale che può e deve partire dalla politica.

Enrico Sciuto

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  1. Carlo ha detto:

    La Sicilia è una regione piena di problemi, ma ormai anche noi su non stiamo tanto meglio… Buon lavoro a Rita

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