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Studiare Ingegneria oggi non garantisce un lavoro

Catania – Studiare ingegneria oggi non garantisce un lavoro.

Dino, studi? Lavori? Riflessioni e aspettative a tal proposito?

Studio ingegneria meccanica da ottobre del 2002 e, se ancora ad oggi non ho raggiunto il traguardo della laurea specialistica lo devo talvolta ad un po’ di sfortuna capitata nel corso degli anni, talvolta alla mancanza della necessaria determinazione da parte mia per poter affrontare certi esami, e spesso ad alcuni professori che sembra siano pagati dal ministero dell’istruzione appositamente per far perdere del tempo prezioso (oltre che la salute!) agli studenti. Una cosa che mi preme sottolineare è che il corso di laurea in ingegneria meccanica dell’Università di Catania fornisce a noi studenti una preparazione quasi del tutto teorica, vista la totale assenza di attività di laboratorio nel piano di studi. Considerando il gap che c’è tra la teoria e la pratica nel mio campo, provo un po’ di timore al pensiero di dovermi un giorno confrontare con persone che, provenendo da altri atenei italiani, hanno fatto svariate attività di laboratorio.

Che idee hai per il tuo futuro?

La cosa più facile da pensare sarebbe di poter fare un lavoro abbastanza remunerativo che mi permetta di poter comprare una casa ed eventualmente di metter su famiglia, ma ovviamente spero anche di trovare un lavoro che abbia a che fare con quello che ho studiato nel corso di questi anni e che mi appassioni. Non mi dispiacerebbe riuscire ad aprire un’attività tutta mia, ma so che per farlo sono necessari soldi e idee, quindi la cosa non è di facile realizzazione anche alla luce della situazione non felice che il Paese sta vivendo.

Pensi che tra quello che vorresti fare e le effettive possibilità concrete di realizzarlo ci siano molte difficoltà?

Premetto che il mio desiderio sarebbe quello di lavorare nel settore automotive (industrie di auto e moto). Detto ciò bisogna considerare che la quasi totalità di industrie del genere si trova al nord Italia, e sono forti le sinergie che queste creano con le università del luogo. Quindi è oggettivamente più difficile per uno studente proveniente da un’università del Sud inserirsi in quel contesto, soprattutto per uno studente di ingegneria meccanica dell’Università di Catania visto che la realtà con la quale deve confrontarsi è quella degli stabilimenti petrolchimici di Priolo e Gela.

Cosa pensi del governo italiano oggi?

Sinceramente non saprei cosa dire senza entrare in polemica. Visto che si parla di lavoro ed università dico, a costo di sembrare retorico, che ovviamente i tagli alla ricerca sono quanto di più deleterio per un paese che si considera tra i più industrializzati del mondo.

Hai dei timori riguardo al tuo futuro? Come ti immagini tra dieci anni?

Ovviamente il mio timore principale, che penso sia comune alla maggior parte degli studenti italiani, è quello di non realizzarsi nel mondo del lavoro, di continuare a pesare sulle spalle dei nostri genitori e di non riuscire a farsi una propria vita. Io comunque mi ritengo parecchio fortunato perché il percorso di studi che ho scelto mi appassiona molto e alla fine otterrò un titolo di studi che, stando alle statistiche, dovrebbe garantirmi un lavoro. Tra dieci anni mi immagino con una casa mia, una macchina ed eventualmente una famiglia.

Elena Minissale