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Teatro Stabile di Catania stagione 2010-2011: musica, amore, impegno e … crisi

Si apre il prossimo novembre la nuova stagione del Teatro Stabile di Catania, tema centrale “il tempo della musica”. La ragione? Il direttore, Giuseppe Dipasquale spiega che “in tempi come questi, dove la sottile violenza delle contraddizioni esplode quotidianamente a gocce, in modi e forme che corrompono l’agire quotidiano, la voce della musica è forse l’unica capace di segnare il passo e superare le contraddizioni dell’essere.” La stagione 2009-10 si è conclusa con successo, grazie all’impegno di tanti artisti, autori, tecnici che spesso e volentieri in questi tempi di crisi, hanno lavorato e lavorano con retribuzioni basse. Il presidente del Teatro Stabile Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Dipasquale e Guia Jelo in particolar modo, hanno lamentato del notevole disagio in cui si trova il teatro: poche sovvenzioni  e finanziamenti ridotti dagli enti statali, regionali e provinciali; l’anno che viene sarà ancora più duro. Tuttavia l’amore per l’arte, l’amore per il Teatro Stabile che è il fiore all’occhiello della città (secondo Buttafuoco), l’impegno di tutti coloro che lavorano per esso, hanno sempre portato ottimi risultati. Molto coinvolti gli interventi di Mariella Lo Giudice che ha vissuto il Teatro Stabile e, Marella Ferrera che vorrebbe dare una sede più consona e prestigiosa allo Stabile, citando il Teatro Sangiorgi come possibile sistemazione futura. I titoli della stagione sono molto impegnativi e brillanti: Qui comincia la sventura del signor Bonaventura di Sergio Tofano, Cavalleria rusticana di Verga con la regia del giovane Gianpiero Borgia, Shylock di Roberto Andò e Moni Ovadia, La Tempesta di Shakespeare con la regia di Andrea De Rosa, Non si sa come di Nicola Fano da Pirandello con la regia di Sebastiano Lo Monaco, Itis Galileo di Francesco Niccolini e Marco Paolini, Cats con le musiche di Andrew Lloyd Webber (teatro Metropolitan), Un sogno della notte dell’estate di Massimiliano Civica da Shakespeare, Don Chisciotte di Franco Branciaroli, A cena col diavolo di Brisville con la regia di Giuseppe Dipasquale, Mercadet di Balzac con la regia di Antonio Calenda, L’uomo dai mille volti di e con Arturo Brachetti, Aspettando Godot di Beckett con la regia di Marco Sciaccalunga, L’avventura di Ernesto di Patti con la regia di Giovanni Anfuso, Il malato immaginario di Molière con la regia di Gabriele Lavia, La brocca rotta di von Kleist con la regia di Nino Mangano, Finale di partita di Beckett con regia di Massimo Castri, La mennulara di Simonetta Agnello Hornby con regia di Walter Pagliaro, Quei ragazzi di Regalpetra di Savatteri e Vincenzo Pirrotta che ne è regista e interprete, Casa di bambola di Ibsen con la regia di Luca De Fusco, Il Conte di Montecristo di Tony e Gianluca Cucchiara con regia di Francesco Randazzo, Odisseo di Roberto Zappalà; in aggiunta ci saranno anche le “Serate in re maggiore”, tre assoli tenuti dalle Voci che rappresentano una Sicilia artisticamente diversa e che sono diventati beniamini del pubblico: Pino Caruso, Gilberto Idonea e Pippo Pattavina. Il botteghino per gli abbonamenti apre giorno 7 giugno 2010.

Elena Minissale