Pubblicato il: 2 Novembre, 2010

Tra fiction e realtà: la Banda della Magliana

bandamaglianaL’arrivo sugli schermi di Sky della seconda serie di “Romanzo criminale”, e il grande successo riscosso dalla prima serie e dal film di Michele Placido, ha riportato l’attenzione sulla Banda della Magliana e sui terribili anni che contraddistinguono la storia recente d’Italia.

Tutto ebbe inizio nel 1977, quando un gruppo di ladruncoli di basso rango decise di unirsi per tentare “il colpo” che avrebbe dato una svolta alla loro vita: il sequestro del duca Massimiliano Lante della Rovere, poi ucciso una volta intascato il miliardario riscatto. Da quel momento in poi niente sarebbe stato più come prima: Franco Giuseppucci, detto Er Negro (il Libano della serie), aiutato da Maurizio Abbatino, detto Crispino (il Freddo) e da Enrico de Pedis, detto Renatino (il Dandi) formò una banda, denominata “della Magliana” dai giornalisti dato che la maggior parte di loro proveniva da quel quartiere, unendo diverse batterie di piccoli criminali. Con il passare dei mesi la Banda divenne potentissima, attraverso traffici di droga, armi e scommesse ippiche, esercitando un controllo sulla città di Roma che non aveva precedenti. Intessendo accordi con la camorra, la mafia, la loggia P2, i NAR e addirittura il Vaticano, la Banda costruì un impero di ricchezze e di odio che è andato più volte ad intrecciarsi con avvenimenti cruciali: il sequestro Moro, la strage di Bologna, il presunto suicidio del banchiere Roberto Calvi, invischiato nel crack del Banco Ambrosiano, fino al sequestro di Manuela Orlandi, che recenti rivelazioni della sua amante Sabrina Minardi attribuiscono a Enrico de Pedis.

bandamagliana (fiction)Giuseppucci venne assassinato nel 1980 da un clan rivale, quello dei Proietti; e in seguito la Banda vide contrapposti Abbatino e De Pedis, in un conflitto che portò entrambi ad una tragica fine e al declino della Banda. Molti segreti sono stati sepolti con i loro cadaveri e coperti dal loro sangue, nonostante alcuni componenti della Banda risultino essere ancora vivi, e tuttora non si conoscono le verità che circondano gli avvenimenti degli “anni di piombo”. Molto clamore ha suscitato la scoperta della tomba di De Pedis all’interno della chiesa di Sant’Apollinare nel centro di Roma, dando adito a ulteriori dubbi e speculazioni.

Nella serie “Romanzo Criminale” i nomi dei componenti della banda, e di tutte le persone che hanno avuto a che fare con loro, sono stati modificati: alcune vicende sono realmente accadute, altre sono state romanzate, rese più avvincenti. Qualche personaggio ha un’importanza e uno spessore maggiori di quanto non abbia davvero avuto nella realtà. Con la serie si corre il rischio di dimenticare però i tratti criminali e oscuri degli avvenimenti sovrapponendoli a una visione quasi eroica ed affascinante dei suoi protagonisti, racchiusi nel loro mondo patinato e lussuoso: la Banda della Magliana si è macchiata di atroci delitti e ha segnato una pagina buia e angosciante della storia del nostro paese.

Mariangela Celiberti

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