Pubblicato il: 19 Giugno, 2009

Un’altra giovinezza

unaltragiovinezza3Il film racconta la storia di Dominic Matei (Tim Roth), un anziano professore di linguistica che, stanco e malato, medita il suicidio. La sua vita, tuttavia, subisce una svolta inaspettata perché Dominic viene colpito da un fulmine e, invece di morire, ringiovanisce: la vita gli ha donato una seconda possibilità. Tra lo sbigottimento generale, i medici cominciano a studiare Dominic, misurando le sue capacità e testando le sue emozioni. Egli, tuttavia, si rende conto che qualcosa è cambiato perché sente di possedere nuove abilità, infatti, Dominic non è soltanto ringiovanito fisicamente, ma ha subito un potenziamento soprannaturale delle sue capacità intellettive: ora per leggere un libro ed assimilarne il contenuto gli bastano pochi secondi. Nel frattempo gli scienziati nazisti si interessano a lui e ciò lo costringe a scappare di Paese in Paese sotto falsa identità. Dominic adesso può riprendere i suoi studi di linguistica e ultimare le ricerche, ma nel suo cuore rivivono i ricordi del passato e del suo grande e indimenticato amore, Laura. Egli ritrova la “sua” Laura nel volto di Veronica (Alexandra Maria Lara) con cui instaura un solido legame affettivo. Grazie alla giovane, il professore torna ad occuparsi degli studi sull’origine del linguaggio umano: Veronica, infatti, spesso cade in trance e il risultato di questa sua condizione è la regressione ad uno stadio di linguaggio primordiale. Questi viaggi verso l’origine del linguaggio avranno, tuttavia, degli effetti nocivi per la ragazza e Dominic sarà chiamato a scegliere tra la salute della sua amata e il completamento delle ricerche, il sogno di tutta la sua vita. Il film, con la regia e la sceneggiatura di Francis Ford Coppola, coniuga bene atmosfere surreali e diversi tipi di ambientazioni: storiche, esotiche. A metà film, tuttavia, la storia sembra sdoppiarsi generando due pellicole apparentemente diverse: cambia, infatti, l’intreccio narrativo e l’attenzione dello spettatore si sposta quasi totalmente sulle vicende di Veronica, mentre la travagliata storia di Dominic è posta in secondo piano. Nella prima parte del film Dominic vive in prima persona il tema della “diversità” e diventa una cavia per quegli uomini di scienza ansiosi di scoprire il segreto dell’eterna giovinezza; nella seconda parte, invece, l’illustre professore osserva con occhio clinico i risultati della diversità su un’altra persona e partecipa con entusiasmo alle ricerche del mondo accademico: lo spettatore, dunque, assiste ad un cambio di prospettiva dell’intero intreccio narrativo. Il finale regala un momento di riflessione sul tema della vita, mentre l’ultima scena del film chiude con un bel gioco di immagini il ciclo dell’esistenza.

Francesca Squillaci

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