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1905 – Primo squillo della Vecchia Signora – II^ parte

La prima classifica

Le partecipanti all’edizione del 1905 di fatto furono cinque. la F.C. Torinese rinunciò a disputare lo scontro diretto con la Juventus, nel girone piemontese, e diede carta bianca ai futuri campioni, che passorono il turno con un 3 a 0 per rinuncia. Le squadre dopo aver disputato un girone eliminatorio si affrontarono in un girone finale che decretò i bianconeri campioni dopo una classifica all’italiana simile a quella dei giorni nostri. Formula diversa dagli altri anni fu quella che non ammise i detentori del titolo direttamente in finale. Così nel girone ligure il Genoa se la dovette vedere con i cugini dell’Andrea Doria e il passaggio al girone finale fu tutt’altro che scontato, ci volle lo spareggio del 19 febbraio per decretare i grifoni vincenti. Nel girone lombardo una sorprendente matricola del campionato, la U.S. Milanese liquidò il Milan in un doppio incontro pieno di gol, dal risultato storico, per il numero totale di reti realizzate in una sola partita: ben tredici. Così queste furono le tre società che si disputarono il primo girone finale della storia: Juventus, U.S. Milanese e Genoa. Su questo girone della Prima Categoria (questo il nome che aveva assunto nel frattempo la massima serie del nostro campionato) gli elementi storici che ci sono pervenuti sono contrastanti. Se da un lato è assodato che le tre squadre si incontrano in partite di andata e ritorno, dall’altro si racconta che lo scontro diretto tra Genoa e Juventus, precisamente la partita di ritorno che si disputò a Torino, fu ripetuta per ben tre volte. La prima partita fu sospesa per un’invasione di campo (la prima riportata dagli annali), poi scaturita in una rissa generale, e la seconda a causa di una forte nevicata abbattutasi nella città piemontese. Nell’ultimo incontro valido, pare che la Juventus si impose sui grifoni per 2 gol a 0. Ci limitiamo ad esporre di seguito ciò che ci viene riportato dagli almanacchi più autorevoli. Il torneo si svolse nell’arco di tre mesi. Il girone finale cominciò a marzo e si concluse con il primo scudetto della storia per i bianconeri che si piazzarono in cima alla classifica con sei punti, (per la vittoria furono previsti 2 punti, per il pareggio 1 punto). Un punto in più del Genoa. Fatale fu il pareggio di 2 a 2 in casa, con l’unione sportiva milanese, che costò lo scudetto ai rossoblu.

Le partite

Girone Ligure

5/2 Genoa – Andrea Doria = 0-0
12/2
Andrea Doria – Genoa = 1-1
19/2
Genoa – Andrea Doria = 1-0 (spareggio)

Girone Lombardo

12/2 Milan – U.S. Milanese = 3-3
19/2
U.S. Milanese – Milan = 7-6

Girone Piemontese

19/2 Juventus – F.C. Torinese = 3-0 (rinuncia)

Girone Finale

5/3 Juventus – U.S. Milanese = 3-0
12/3
Genoa – Juventus = 1-1
19/3
U.S. Milanese – Genoa = 2-3
26/3
U.S. Milanese – Juventus = 1-4
2/4
Juventus – Genoa = 1-1
9/4
Genoa – U.S. Milanese = 2-2

Classifica

Juventus pt. 6
Genoa pt. 5
U.S. Milanese pt. 1

La squadra campione

i nomi non corrispondono all’ordine fotografico

Durante; Armano, Mazzia; Walty,
Goccione, Diment; Barberis, Varetto,
Forlano, Squair, Donna.

Storie di squadre

Ci fu un club che ancora prima dell’Internazionale rappresentò il “vero” avversario del Milan, capace di tenergli testa, batterlo nelle “stracittadine”, (in seguito definite derby utilizzando una terminologia tipica dell’ippica), e imporre il proprio gioco nel campionato italiano, tanto da sfiorare il titolo per almeno 2 volte. La U.S. Milanese fu fondata a Milano nel 1902 da un’associazione che nella Ginnastica aveva previsto la disciplina principale. In realtà il fervente movimento calcistico che andava sviluppandosi in Italia spinse i soci a fondare parallelamente la società dedita al foot-ball che si iscrisse al primo torneo ufficiale solo nel 1905. Gli esordi mostrarono subito il carattere della squadra che andò a contendersi il posto come regina del calcio lombardo contro il blasone del Milan. Al primo tentativo fu subito girone finale. La Milanese infatti sconfisse i cugini in un doppio confronto “epico” visto il numero di gol realizzato: l’incontro decisivo finì con il risultato di 7-6 per la matricola milanese che però, pagò l’inesperienza nel girone finale. Finì ultima con un unico punto tra l’altro decisivo per le sorti del campionato, visto che con il pareggio di 2-2 conquistato a Ponte Carrega, contro il fortissimo Genoa, consegnò di fatto lo scudetto alla Juventus. Successivamente la U.S. Milanese non raccolse da subito successi. Nel 1906 e nel 1907 non si qualificò al girone finale, eliminata dal Milan in entrambi le occasioni. Nel 1908 però, sfiora il colpaccio classificandosi alle spalle della Pro Vercelli, a una sola lunghezza. Stessa sorte nel 1909 quando in una doppia finale la Milanese deve arrendersi nuovamente allo strapotere di Vercelli. Dal 1910 al 1922 si collocò nei bassifondi della classifica, sfiora la finale solo nel 1920, (arrivò seconda in classifica a due lunghezze dalla Juventus). Nel 1923 patì i piazzamenti disastrosi degli ultimi anni finendo nella terza divisione del campionato (la Lega Pro attuale), in occasione della prima grande riforma del calcio che divise il campionato in tre divisioni. Decisivo fu il 1932 quando la società, durante la dittatura fascista, fu costretta alla fusione con l’Internazionale, seconda potenza del calcio milanese dell’epoca (mantenne una casacca neroazzurra con un colletto bianconero a scacchi in ricordo della U.S. Milanese). La nuova società assunse il nome di Ambrosiana-Inter che resterà in vigore per tutta l’epoca fascista, alla fine della quale tornò a chiamarsi Internazionale. La U.S. Milanese esiste tutt’oggi e milita nelle divisioni dilettantistiche locali con la denominazione di A.C. Milanese Corvetto; denominazione assunta nel 1994.

Curiosità

Il risultato di 7-6 che ottenne l’Unione sportiva milanese contro il Milan è tutt’oggi il numero complessivo di gol, realizzati in un singolo incontro, più alto della storia, per quanto riguarda i campionati non a girone unico, quelli prima della riforma del ’29. Ma nella storia del calcio, durante l’epoca dei pionieri vi furono risultati molto più ampi di questo; oggi impensabili, nel calcio moderno. Tra i più eclatanti: il 20-0 del Milan contro il F.C. Casteggio nella Coppa Negrotto. Ma fu nel campionato scozzese e in quello inglese che si assistette a un numero di gol più consono ad una partita di rugby o di football americano. Da citare, in tal senso, il 36-0 nel 1885, rifilato dall’Arbroath al Bon Accord. Oppure ancora, il 26-0 del Preston Nord End ai danni dell’Hyde United. Tra le squadre più forti dell’epoca vi era l’Aston Villa che vinceva sistematicamente con il risultato di 20-0. Le partite del Villa, nei primi tempi, furono talmente a senso unico che il portiere, un certo George Copley, passò alla storia come “the goalkeeper in easy chair“, il portiere seduto in poltrona.

Eventi storici

Tra gli avvenimenti più significativi del 1905 vanno ricordati i seguenti: il 24 aprile venne ultimata la galleria del Sempione, traforo ferroviario più lungo del mondo che lega l’Italia alla Svizzera. Il 18 agosto a Grammichele, provincia di Catania, in seguito ad una rivolta di contadini la polizia sparò sulla folla provocando molti morti e feriti. Sempre a Catania, precisamente a Caltagirone, la vigilia di Natale, in uno storico discorso Luigi Sturzo, discusse sulla necessità di creare un partito laico e aconfessionale, democratico e completamente autonomo dalle gerarchie ecclesiastiche.

Fonti

Girolamo Ferlito