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A Bellinzona si parla russo

Si è conclusa giorno 20 Settembre la quarta edizione di “Babel”, festival di letteratura e traduzione tenutosi a Bellinzona, nel Canton Ticino. Particolarità della rassegna è invitare ogni anno una “lingua” diversa, nella persona degli scrittori che grazie ad essa si esprimono nelle loro opere. L’ “ospite” di quest’anno è stato il russo e per l’occasione sono stati invitati alcuni tra i maggiori autori che impiegano questa lingua nelle loro opere, scrittori diversi tra loro per caratteristiche ed età, i quali hanno tenuto conferenze, dialogato con i traduttori e raccontato al pubblico le loro storie. Tra questi Nicolaj Lilin, da qualche tempo ormai in Italia e conosciuto per il romanzo Educazione siberiana, pubblicato da Einaudi nel 2009; Ruben Gallego, spagnolo, ma vissuto per ventidue anni negli orfanotrofi sovietici a causa di un grave handicap; Mikhail Shishkin, moscovita, conosciuto anche in Italia per il suo talento; Ljudmila Ulickaja, che ha fatto di Israele il fulcro simbolico del suo ultimo libro; Mikhail Aizenberg, forse il più grande poeta russo contemporaneo; Andrei Makine, in Francia dall’87, considerato il Tolstoj francese; Elena Boc’orisvili, scrittrice georgiana, inventrice del “romanzo stenografico”. Ha preso parte al festival pure Anna Starobinec, caporedattore di una prestigiosa rivista e autrice di romanzi horror. Autori, traduttori, esperti e pubblico riuniti a Bellinzona per quattro giorni, immersi in appassionate discussioni riguardanti una lingua, quella russa, costretta al silenzio per decenni ma che sta riuscendo a poco a poco a riemergere e a saper interpretare in modo nuovo il ruolo importantissimo che nel passato ha rivestito per tutto il mondo letterario.

“Babel”, rappresenta, nel panorama dei festival letterari disseminati per l’Italia e il mondo, una voce ancora giovane, ma originale e brillante, sicuramente destinata ad avere più visibilità rispetto a quella attuale. Nella cornice dell’affascinante paese svizzero, famoso per i castelli e per i suoi resti di età medievale, “Babel” è un momento di cultura a 360°, capace di coinvolgere anche gli abitanti di Bellinzona attraverso workshop, concerti, cineforum e progetti per le scuole, in modo da avvicinare i ragazzi alla traduzione e allo scambio tra culture.

Giuseppina Cuccia