Pubblicato il: 18 Ottobre, 2008

Acquari di tutto il mondo riunitevi

L’Acquario (nati dal 20 gennaio al 18 febbraio circa) è un Segno zodiacale strano, forse perché dà vita a persone che fanno fatica a stare normalmente sulla terra. Già la combinazione dei suoi Pianeti guida è altamente esplosiva con Urano- l’Innovazione e il Taglio col Passato che si deve accoppiare con Saturno- l’Etica ma anche la Fede cieca nell’Ideale. Nel film musicale del ’68  “Hair” di Milos Forman( Acquario) in piena crisi del Vietnam e nel fiorire della contestazione studentesca,  si preannunciava l’avvento di un’era di pace, di ecologia e di fraternità dove la libertà era vivere i propri sogni senza dimenticare i bisogni altrui: era la tanto strombazzata Era dell’Acquario, era d’oro per l’umanità; scusate ma dov’è finita? E soprattutto dove sono finiti i Rappresentanti del Segno?

Forse anch’essi nei cassonetti di Napoli? Prima, durante e quasi fino alla fine della Rivoluzione francese, e questo è facile da provare seguendo il filo delle effemeridi, le teste venivano tagliate e le monarchie morivano sulla spinta di un rabbioso vento acquariano, prodotto da Plutone- la Libido ma anche la Resa dei Conti in Acquario. Curiosamente per la Tradizione della disciplina Astrologica, l’Acquario è il Segno principe della Politica, del Compromesso e della Diplomazia, soprattutto quando non deve esporsi in prima persona per distruggere violentemente fin dalle radici una società corrotta e inadeguata perché rischia di passare il limite. Ma fare politica non significa essere a una sola faccia, la coerenza è ben altro. E amare il prossimo come se stessi,cosa che affascina questo Segno, è difficile anche per chi ha basi più “alte”. Basta fare la lista dei nomi famosi per trovare conferme illuminanti: Giovanni Lanza, Benedetto Cairoli, Agostino De Pretis, Antonio Gramsci, Pietro Nenni, Amintore Fanfani, Abramo Lincoln, Franklin Delano Roosevelt,Leo Valiani, Boris Eltsin, Ronald Reagan, Andreas Papandreou, Pim Fortuyn e Franco Evangelisti, solo per citarne alcuni (ognuno dia il proprio giudizio sull’operato di ciascuno di questi Signori secondo la propria coscienza ed evoluzione)erano Acquari.

E oltre le Alpi, Nicolas Sarkozy, Valere Giscard d’Estaing, Edith Cresson e Kim Jong II, nativi di questo stesso Segno, sono tuttora in piena attività (anche qui con esiti ovviamente differenti). Ma vi domanderete perché sto concionando sull’Acquario e non sulla realtà di questi giorni che vede in auge rappresentanti di ben altri Segni? Perché dopo dodici anni dal 6 gennaio 2009, Giove, pianeta della Fortuna e della Socialità, soggiornerà in Acquario per la bellezza di un anno. E perché, dopo durissime lotte di potere ma non tanto di qualità della vita, dal 21 gennaio 2024, che sembra lontanissimo ma non lo è, Plutone ritornerà in Acquario avendo la stessa autostrada di tempo, rabbia, voglia di fare e idealità per far quadrare i conti o per scompaginarli definitivamente che ebbe nella Rivoluzione francese, prendendola un po’ troppo di petto. Non pensate anche voi, che manchi colore all’attuale politica italiana? E che ci sia bisogno di un’aria nuova che riproponga con forza ideali comuni e stimoli culturali? Per adesso l’appello è presto fatto: Valerio Zanone, Ciriaco De Mita, Rosy Bindi, Giovanna Melandri, Clemente Mastella, Francesco Storace, Teodoro Buontempo, Livia Turco, Gianni Mattioli, Jas Gawronski, Giovanni Verga, Vittorio Emanuele di Savoia, Marcello Pera, Sergio Cofferati, Ramon Mantovani, battete un colpo chiaro, facendo capire che sognate da Acquari, riflettendo sugli errori del passato (e sulle manie regali) e proponendo nuovi modelli fin d’ora. Sappiate che lo Shakespeare di “E se la sorte mi vuole re, bene, può incoronarmi, la sorte, senza che io muova un dito.” non vale più. Perché la digestione è finita e tutti, chi più chi meno, nuotiamo nel pus.

Luca Sartini

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