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Angiolina: la convinzione condimento da evitare, musica da ascoltare


Il 25 gennaio 2013 segna l’esordio musicale della catanese Angiolina, nuova stella del firmamento Mhodì; brano d’esordio: “La Convinzione”. Attraverso una voce calda, sinuosa, a tratti sensuale, la giovane cantautrice ci proietta in un mondo tra il folk e il pop, guidandoci, pur senza il bisogno di muoversi dal divano di casa, in un sogno mistico, ancestrale, che ci avvicina alle immense distese dell’Isola Smeralda, l’Irlanda. Nonostante sia facile la tentazione di  imbattersi in accostamenti a matrice anglosassone, Mhodì, nella persona del suo manager e padre putativo Giuseppe Strazzeri, ci tiene a sottolineare, a più riprese, che Angiolina [1] è una siciliana doc. Una scommessa Made in Catania che evidenzia come la casa discografica voglia riportare la città del vulcano agli antichi fasti del ventennio passato, quando gli etnei si fregiavano di passeggiare nella “Seattle d’Italia”. Proprio grazie all’eccellente lavoro di scouting nasce l’incontro tra Mhodì e la frizzante sonorità proposta da Angiolina.

La Convinzione [2] in fondo “senza il pane è un condimento da evitare”, come ci suggerisce la stessa artista, metafora di un atteggiamento solito di chi tende a dare per scontato ogni aspetto della propria vita a causa dell’eccessiva sicurezza. Il brano è accompagnato da un videoclip prodotto sempre da Mhodì, la regia è di Mario Luca Testa, le foto di Johnny Delighter e il look è stato curato da Giampiero Nicita – Jpnj Fashion group. Inoltre, hanno collaborato alla sua realizzazione: Catania Film Commission.Nonostante l’industria discografia stia attraversando un forte periodo di crisi (come del resto tutti gli ambiti del quotidiano), Mhodì Records scommette fortemente su Angiolina, una ragazza semplice nata con la chitarra in mano, quello strumento che la trasforma, nonostante la sua semplicità e timidezza, in un’artista navigata pronta al confronto con il mondo esterno.

Così, nello scrivere un nuovo testo e provare sonorità vicine alla terra d’Irlanda, Angiolina e la musica diventano una sola anima, non c’è distinzione, né timidezza, c’è il suono che prende corpo. Già a diciotto anni Angiolina scriveva i suoi testi ma non era mai uscita dalle quattro mura della sua stanza; è stato grazie ai social network [3] che la cantautrice è riuscita a farsi ascoltare fino alle prime soddisfazioni quando Glen Hansard, chitarrista irlandese e voce dei “The Frames”, attraverso una mail, le ha fatto i complimenti per le sue performance. E’ stato proprio grazie a questo “diario virtuale” che Giuseppe Strazzeri ha conosciuto Angiolina e dopo un tira e molla durato quasi tre anni si è arrivati al tanto agognato esordio. Noi tutti, umili ascoltatori, non possiamo che augurarle, di popolare il panorama delle stelle musicali coccolando il nostro carattere fumantino con le sue “verdi” e dolci sonorità.

GF