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Antognoni parla ai giovani

CALENZANO (Firenze). Il passo è sempre quello dell’atleta, così come la chioma, giusto un po’ ingrigita dal tempo, è rimasta quella degli anni d’oro. Il tempo passa per tutti, eppure Giancarlo Antognoni sembra essere rimasto lo stesso. Lo stesso del 1982, anno in cui conobbe la vittoria più grande, quella del mondiale di calcio disputatosi in Spagna. Sono trascorsi quasi trenta anni dallo storico successo targato Bearzot e l’idolo della gente di Firenze ha tanto da raccontare. L’occasione giusta la offre il campus calcistico organizzato dall’A.C. Calenzano (5-16 luglio), locale società dilettantistica che lo ha invitato a parlare ai suoi calciatori in erba: «Date sempre il massimo sia in campo che fuori» ha dichiarato l’ex centrocampista della Fiorentina, sottolineando di fatto l’importanza dello studio, dinnanzi ad un pubblico estasiato. «Attualmente ricopro un incarico federale nelle nazionali giovani – ha proseguito Antognoni – e mi auguro pertanto di potervi incontrare fra qualche anno sui campi di Coverciano». Parole che hanno lasciato il segno tra i giovani sportivi ed ancor di più tra i loro genitori, per i quali il campione di Marsciano rappresenta una vera e propria icona del calcio. Soddisfazione anche tra i vertici del sodalizio promotore dell’evento, giacché il messaggio lanciato dal prestigioso ospite si inserisce all’interno di un progetto strutturato non solo sulla parte sportiva, ma anche su quella culturale. Non a caso, parte integrante del campus 2010 è stata una lezione giornaliera di inglese, abbinata ad un’ora riservata allo svolgimento dei compiti estivi che gli iscritti hanno potuto eseguire con l’aiuto di un tutor. Un mix vincente capace di abbinare allo sviluppo motorio anche quello cognitivo, senza mai tralasciare ciò che di più importante c’è per i bambini: il sano divertimento.

Andrea Bonfiglio

(foto di wetto in licenza GFDL)