Pubblicato il: 15 Maggio, 2010

Catania: Scienze Geologiche rischia di restare senza sede

I problemi dell’ateneo catanese non toccano solo la Facoltà di Lingue e Letterature straniere. Purtroppo l’intera struttura universitaria barcolla e anche il corso di laurea di Scienze Geologiche è in grave pericolo. La sede di Scienze Geologiche è adiacente al Palazzo delle Scienze; è un prefabbricato posto su un terreno privato per cui l’Università ha pagato, finora, ogni anno l’affitto di 36 mila euro. Oggi la situazione è cambiata e a causa dei tagli ministeriali si segue una rigorosa regola di risparmio delle spese: la Facoltà di Scienze matematiche e fisiche naturali non rinnoverà il contratto per il prossimo anno (che scade questo giugno) e, non pagando l’affitto, il plesso dove fino ad ora si è svolta la didattica e dove si trova l’aula studio verrà chiuso. Dove si svolgeranno le lezioni? Dove studieranno gli studenti? Non ci sono risposte a queste domande, solo profonda preoccupazione proveniente però solo da una ridottissima parte di studenti: infatti il resto degli iscritti al corso di Scienze Geologiche (390 studenti circa) sembra non avere ancora compreso l’entità del problema, visto le mancate reazioni. Altra questione particolarmente grave riguarda il disegno di legge n° 1905 che danneggia i ricercatori di tutta Italia: date le determinate intenzioni di protesta da parte dei ricercatori per il prossimo anno accademico, il corso di laurea triennale e la specialistica potrebbero non partire a causa della mancanza dei docenti ricercatori, che proprio nel dipartimento di Scienze Geologiche rappresentano il 60% dell’offerta didattica.

Enzo Perdicaro, rappresentante degli studenti, espone il problema con seria preoccupazione:

– Il presidente del corso di laurea Stefano Catalano, nostro insegnante, ha affermato che i soldi per pagare l’affitto non ci sono, ma l’università dovrà comunque garantire degli spazi all’interno del Palazzo delle Scienze dove attualmente ci sono i laboratori e gli uffici dei professori. Per creare un’aula studio di trenta, quaranta posti servono fondi che la facoltà non ha a disposizione. La scadenza del contratto non può essere rispettata perché la facoltà non può permettersi il lusso di pagare, ma nemmeno quello di mandarci fuori. In questi giorni è stata istituita una commissione interna al nostro dipartimento, costituita dai  professori di Geologia, che sta tentando di fare pressione sulla facoltà; se non avremo un posto dove stare allora cominceremo una protesta, professori e studenti, uniti.  Ma pensiamo e speriamo che verrà fatto qualcosa prima. La facoltà non è in grado di creare questi disagi. Infatti il rettore ha dichiarato che fino al 2013 gli studenti andranno incontro ad un aumento di tasse esorbitante e per quanto ci riguarda, i contributi che versiamo per i laboratori sono inutili perché questi ultimi non sono a norma, quindi abbiamo i laboratori ma non possiamo usarli. Dunque ad un aumento delle tasse corrisponde una riduzione dei servizi? Io non ci sto. Noi di geologia non ci stiamo. Quello che vogliamo fare è informare, informare e informare. Soprattutto i dipartimenti scientifici, per renderli partecipi. Vorremmo stilare un documento per la nostra facoltà e presentarlo al Senato Accademico e quindi al rettore che non potrà ignorarlo. Noi non abbiamo mai visto un laboratorio. Noi nell’offerta didattica abbiamo delle ore di lezione, delle ore di escursione e delle ore di laboratorio: queste ultime vengono gestite come ore di lezione frontale, niente che si possa lontanamente avvicinare all’attività stimolante e fondamentale di un laboratorio che dovrebbe qualificare gli studenti di una facoltà scientifica. Dobbiamo svegliare tutti gli studenti, abbiamo fatto tre assemblee fino ad oggi. Per informare. Se non saremo tutti uniti non si potrà pensare di ottenere qualcosa. Quello che molti non capiscono è che lo studente ha un enorme potere. Purtroppo molti non se ne rendono conto e subiscono passivamente gli eventi che pure toccano direttamente il loro futuro. Già dall’anno scorso Scienze Ambientali non ha più una sede: gli studenti sono sballottati tra la Cittadella, Via Androne, l’Orto Botanico e altre sedi ancora. Questo destino presto toccherà anche al corso di laurea di Scienze Geologiche. Noi non staremo a guardare.

Elena Minissale

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