Cocaina, primo consumo già a 9 anni
Consumatori di alcool e cocaina sempre più giovani e in vertiginoso aumento. E’ quanto emerge nella relazione annuale presentata dal Presidente dell’Agenzia Comunale di Roma per le tossicodipendenze, Massimo Canu, e dall’Assessore alla Scuola, Laura Marsilio. I dati sono stati elaborati attraverso i contatti che le 14 strutture di accoglienza cittadine hanno avuto nel 2009.
Se è vero che per quanto riguarda il consumo di eroina, siamo di fronte ad una vera e propria altalena di percentuali, e che per l’alcool si registra il solito, drammatico e costante aumento (+ 7% nel 2008 e + 19% nel 2009), per la cocaina si registra un vero e proprio boom: solo nell’ultimo anno si parla di un incremento del 30%.
L’età media di chi si rivolge ai centri è di 37 anni, ma va evidenziato il caso limite di un ragazzino, già consumatore di cocaina all’età di 9 anni. “Sono dati allarmanti sia per l’età che per il consumo – afferma Canu – con una vera e propria emergenza cocaina”. “Erogare i servizi è fondamentale – aggiunge Marsilio – e questi devono avere come obiettivo quello di accogliere soprattutto i più giovani.”
I dati che emergono dalla Capitale – che non tengono conto dei consumatori occasionali che non si rivolgono alle strutture – sono la fotografia di un Paese in cui l’assunzione di sostanze stupefacenti è diventato un vero e proprio fenomeno di costume, non più simbolo di trasgressione e rifiuto di modelli sociali dominanti, ma un’abitudine largamente diffusa, quasi uno stile di vita.
L’Italia figura ai primissimi posti della classifica europea per il consumo di cocaina all’interno di un quadro ogni anno più complesso che costringe, o dovrebbe costringere, le istituzioni e le strutture socio-sanitarie ad un continuo riassetto e ad un incessante ripensamento circa l’efficacia dei metodi di prevenzione e degli interventi di recupero attuati sull’intero territorio nazionale.
Aldo Nicodemi