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Colpo d’occhio

Il successo a tutti i costi e le ambizioni estreme innescano un circolo vizioso che conduce all’autodistruzione: è questo il tema di “Colpo d’occhio”, un avvincente thriller made in Italy con la regia di Sergio Rubini. Adrian (Riccardo Scamarcio) è uno scultore ed un artista promettente: ad una mostra di giovani talenti a cui egli partecipa incontra Gloria (Vittoria Puccini), studiosa e critica d’arte. La ragazza ammira incuriosita le originali opere di Adrian ed intuisce le potenzialità dell’artista. Il giovane, dal canto suo, è colpito dalla bellezza e dall’intelligenza della ragazza che condivide la sua medesima, grande passione: l’arte. I due si innamorano e scappano insieme, nonostante Gloria abbia già un legame affettivo e una relazione con Lulli (Sergio Rubini), un intellettuale di fama internazionale, nonché stimato critico d’arte. Adrian e Gloria sono felici insieme e la ragazza costituisce per l’artista una preziosa fonte d’ispirazione finchè un giorno, per uno strano gioco di coincidenze, Lulli non ricompare nella loro vita. Il critico d’arte vede in Adrian del talento e si interessa a lui, nonostante sia a conoscenza dei legami affettivi del giovane con la sua ex pupilla. Lulli diventa per Adrian una presenza indispensabile e ciò mette in crisi il suo rapporto con Gloria che, invece, dubita delle buone intenzioni dell’ex fidanzato. Adrian brama il successo e la notorietà a tutti i costi e ciò lo porterà a sprofondare, lentamente, in un baratro di solitudine: si allontana dall’amata e da tutti gli amici, gli stessi con cui aveva condiviso sogni, lacrime e sorrisi. Il giovane smarrisce se stesso, insieme alla sua creatività. Il triangolo amoroso: Lulli, Gloria, Adrian scatena conseguenze negative per tutti, fino ad arrivare ad un epilogo inatteso che lascia l’amaro in bocca. Dal punto di vista dei sentimenti, è sconcertante constatare quanto l’ambizione sfrenata possa rendere ciechi, fino ad arrivare alla negazione di sè. Adrian, pur di riuscire, sacrifica tutto e tutti perché ha un unico obiettivo: arrivare alla vetta. Tuttavia, ben presto il giovane si renderà conto che non ha senso arrivare in cima da soli e le circostanze lo indurranno a maturare una nuova consapevolezza. Riccardo Scamarcio è perfetto nella parte del “bello e dannato”, così come Vittoria Puccini interpreta magistralmente il ruolo di Gloria, una ragazza forte che, nonostante le mille vicissitudini, non smette mai di lottare per quello in cui crede. La natura umana, con tutti i suoi vizi e le sue virtù, ben si incarna nel personaggio di Lulli mentre lo spettatore, incuriosito dallo svolgersi degli eventi, non può non provare un senso di rabbia di fronte ad un finale inatteso e sconcertante.

Francesca Squillaci