Come eravamo: Catania 1880-1945
E’ stata inaugurata nella serata di venerdì 3 Aprile presso i locali del MarranzAtomo, in Via Teatro Massimo 17, la mostra “Come eravamo: Catania 1880-1945”. Organizzata dall’Associazione culturale “L’Elefantino” in collaborazione con l’Associazione Culturale “MarranzAtomo”, la mostra, che si è conclusa domenica 5 Aprile, ha portato in scena la vita e la realtà della cittadina siciliana dei primi del Novecento. Dai caratteristici lumi, teiere e mortai di quegli anni, sino ai primi rudimentali ferri da stiro, aratri e stetoscopi, l’allestimento ha proposto un vasto assortimento di manufatti d’epoca donati in prestito da alcune famiglie catanesi. Gli oggetti, tutti contrassegnati dalle varie didascalie che ne raccontavano i vari usi e la storia, erano accompagnati da interessanti illustrazioni fotografiche della città donate dal giornalista Fortunato Orazio Signorello. Ad animare la serata inaugurale è stato lo staff dell’Associazione “Elefantino” che, grazie agli allievi dei vari corsi di Formazione al giornalismo e per Operatori nei musei, ha fatto rivivere alcuni personaggi dell’epoca. Come in una vecchia fotografia, la Via Teatro Massimo si è improvvisamente popolata di cittadini antichi. Facendo un balzo indietro nel tempo, il pubblico si è così ritrovato a passeggiare al fianco di nobili, popolani, venditori di giornali e gruppi di piccoli bambini che giocavano in strada. Ad allietare gli spettatori è stato poi un simpatico puparo che, come vuole l’antica tradizione, con l’ironia e l’ilarità dei suoi pupi ha messo in scena un’allegra rappresentazione del tutto identica a quelle che intrattenevano i cittadini del tempo. La suggestiva kermesse teatrale si è infine conclusa con l’arrivo di una scintillante auto d’epoca, una Lancia Astura nera del 1939 appartenente alla famiglia del dott. Nunzio Di Stefano Velona, che con tanto di autista ha fatto il suo ingresso nella via tra lo stupore dei presenti. A scendere dalla vettura la coppia di nobili impersonati dal dott. Elio Tagliaferro e dalla giornalista Stefania Bonifacio, direttrice responsabile dell’Associazione “Elefantino”, che ha salutato ed intrattenuto il pubblico con una breve ed affascinante introduzione sulla realtà storica e culturale di Catania nei primi del Novecento. Dopo la lettura di una commovente poesia scritta da Giuseppe Mirabella e dedicata alla cittadina siciliana, la giornalista e il dott. Tagliaferro hanno quindi proceduto con taglio del nastro dando il via alla mostra.
Greta Montesano