Dal 4 maggio al Teatro Stabile di Catania: Amleto di William Shakespeare
Con la regia di Pietro Carriglio, il Teatro Stabile mette in scena la più celebre ed universale tragedia shakespeariana. Personaggi e interpreti principali sono Luca Lazzareschi (Amleto), Galatea Ranzi (Gertrude), Luciano Roman (Claudio, il re), Nello Mascia (Polonio), Eva Drammis (Ofelia), Simone Toni (Laerte) e tanti altri non meno importanti. Amleto è un’opera intoccabile e assoluta, che da sempre turba lettori e spettatori con il fascino del mistero e del dubbio, delle ossessive domande che ripetutamente il singolo uomo si pone senza avere risposte certe e durature. Dice Alessandro Serpieri (traduttore del testo): “Amleto è la tragedia della morte, ‘personaggio’ da sempre incombente sulle vicende umane per concluderne tutte le scene e le azioni, legittime e illegittime, sensate e insensate. A dispetto dell’usura dei secoli, Amleto rinasce continuamente nella modernità di tutte le sue traduzioni. E sempre per cercare di afferrarne il segreto. – Vorreste strapparmi il cuore del mio mistero – dice Amleto.” Purtroppo il caldo della sala e la durata dello spettacolo (tre ore e quaranta minuti), mettono in difficoltà lo spettatore più interessato anche se non dovremmo dimenticare che, nel tempo in cui nacque l’opera di Shakespeare, gli spettacoli teatrali avevano una durata maggiore di oggi e gran parte del pubblico stava in piedi.
Elena Minissale