Pubblicato il: 3 Marzo, 2009

“Deframmentazione” fotografia, poesia, arte

deframmentazioneDall’11 al 25 febbraio a Catania la sala Mammut Art Concept ha ospitato la mostra  “Deframmentazione” un incontro tra le fotografie di Jessica Hauf, fotografa di fama mondiale, specializzata in eventi culturali e in servizi di reportage; e i versi di Riccardo Raimondo, studente presso l’università di Lettere Moderne a Catania. Nasce così un lavoro di foto – scrittura, in cui il linguaggio paradigmatico dell’ immagine e quello sintomatico della parola diventano necessari ma non dipendenti l’ uno dall’ altro. I pannelli si presentano come dei grandi fogli di giornale a muro, dove vengono affrontate diverse sezioni di idee e di argomenti che toccano da vicino la nostra società, ciò si nota anche dai differenti titoli che si trovano in alto in ogni foglio. Vengono così trattati i problemi riguardanti il traffico e l’invivibilità degli spazi urbani nel pannello con il titolo “Tra il rosso e il verde”, il potere in “Puro sangue” e “Bella gente”, i dilemmi della fede e della religione in “La fede e la religione” e il problema della droga in quello titolato “Scoiattoli Metropolitani” . Tutta la mostra tende a giocare tra due piani uno spaziale e uno emozionale, che coinvolgono l’osservatore in un vortice creato dal potere fortemente evocativo delle parole e delle immagini. Maggiori delucidazioni sullo sviluppo strutturale della mostra mi sono state date da Riccardo Raimondo, il quale, così come ha detto, ha cercato di impaginare le tavole in modo tale che potessero avere una lettura a più livelli, l’utilizzo di caratteri diversi nel testo, spiega il poeta, dovrebbe permettere a qualunque fruitore, anche solo leggendo alcune frasi, di capire l’argomento della tavola, supportando la sua percezione con il potere idiomatico delle immagini. Una lettura completa, sostiene Raimondo, ha la presuntuosa pretesa di deframmentare ogni argomento e condensarlo in un’unica tavola, usando i due differenti linguaggi,  dei versi e delle immagini. Ho poi chiesto allo scrittore come si fosse così perfettamente realizzata questa idea fatta di testi e foto, se i versi da lui adoperati fossero nati dalla visione delle immagini o se già erano stati scritti precedentemente, ha risposto dicendomi che alcune foto sono state selezionate appositamente per i versi, alcuni versi sono stati invece scritti  per le foto, vi è stata una totale collaborazione quindi da parte di entrambe gli artisti. I pannelli con la loro combinazione immagine – parole, con questo taglio giornalistico e con i forti colori usati, colpiscono fortemente, e rappresentano la perfette fusione tra i suoi artisti e il mondo che li circonda. La mostra risulta essere intrigante, riesce a catturare il visitatore nelle sue spire, allargando gli orizzonti suscitando sensazioni e pensieri che ognuno può interpretare personalmente secondo una propria visione della società, della realtà quotidiana in cui viviamo.

Agnese Maugeri

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