Pubblicato il: 13 Dicembre, 2009

Dorian Gray

DorianGrayNella Londra puritana di fine ‘800  arriva un giovane che ha ereditato il palazzo del nonno. È Dorian Gray, giovane di inaccessibile bellezza e purezza d’animo. Colpito dalle sue sembianze angeliche, il pittore Basil Hallward decide di immortalare su tela la sua bellezza. Ben presto, Dorian conosce Lord Wotton, che riesce ad avere una forte influenza su di lui e lo trascina nel vortice della mondanità. Il giorno dell’inaugurazione del ritratto, Dorian pronuncia il desiderio di voler rimanere giovane e bello per sempre. Da quel momento, inizia a dedicarsi al culto della bellezza, bruciando la sua vita tra i vizi peggiori, prostitute, libertinaggio, spose tradite ed fiumi di alcool, senza che il suo aspetto ed il suo corpo vengano minimamente intaccati. Ad essere intaccata però è la sua anima, impressa nel ritratto, che diventa sempre più corrotta e consumata.

Dorian Gray è la trasposizione cinematografica della celebre opera di Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”. Oliver Parker, regista del film, non è nuovo a trasposizioni di questo tipo ed è particolarmente ossessionato da Wilde: prima ha portato sullo schermo l’Othello di Shakespeare, dopo “Un marito ideale” e “L’importanza di chiamarsi Ernesto” dello stesso Wilde. Il Dorian interpretato da Ben Barnes è un personaggio diabolicamente freddo, cinico, che indossa la maschera immutabile della bellezza. Lord Wotton è Colin Firth, attore di fiducia del regista, che incarna molto bene il ruolo di corruttore ed istruttore alla vita da dandy. Molti gli effetti speciali utilizzati nel film. Riescono adeguatamente a dimostrare l’evoluzione dell’anima del giovane Dorian nel ritratto e nel corpo. Scadono un po’ nel finale, quando si rischia di cadere nell’horror. La conclusione del film non riprende perfettamente quella dell’opera di Wilde. Viene infatti introdotto un nuovo personaggio (la figlia di Lord Wotton) che nel romanzo non compare e che di conseguenza modifica leggermente tutto il finale del film.

Diego Bonomo

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