Dove si va ad Halloween?
Halloween è alle porte. Toc Toc. Dolcetto o scherzetto. I pacchetti vacanza o semplicemente le proposte di svago offerte dalla rete non sempre soddisfano una clientela sempre più esigente. Passata la febbre – ma in senso vero, non letterale – degli ostelli prigione o dei soggiorni presso i musei di cultura a ritornare di moda sono i viaggi nei luoghi del terrore. Insomma feticismo del brivido. Castelli infestati da spettri in Scozia, visite guidate con tanto di kit antivampiro in Transilvania, cena nei pressi del giardino del castello del presunto dott. Frankenstein. I sudditi di sua Maestà rilanciano. Del resto a Londra il tour di mezzanotte lungo i luoghi degli efferati omicidi di Jack lo Squartatore è già un cult. Anche se deludente, alla fine. Serviva qualcosa di nuovo, anche per rilanciare i sobborghi più sperduti. Le opzioni erano due, alla fine: proporre un tour attraverso le residenze regali, una sorta di esperienza live and direct sulle tracce della mummia regia, oppure un censimento più esteso. Con il rischio di trovare qualcosa di nuovo. E con nuovo, trattandosi dell’Inghilterra, intendo vecchio. Le contee dove sin dai secoli più bui del raziocinio umano simpatici zoticoni armati di forcone e lord dal calzino ascellare continuavano ad avvistare eventi soprannaturali. Cose dell’altro mondo o di altri mondi. Ecco il primo censimento dei luoghi del terrore. Perché nonostante i servizi segreti britannici continuino a paventare l’apertura al pubblico della sezione legata all’ufologia e al soprannaturale, di questi temibili misteri e spaventose verità chi ha paura davvero? Cioè, ci sono più avvistamenti di questo tipo che segnalazioni di traffico sul raccordo anulare a Roma. Ovviamente l’occasione è ghiotta e così ecco fantasmi, alieni, lupi mannari popolare le cittadine britanniche. Una densità di popolazione media simile a quella di Thaiwan. Il genio promotore è Lionel Fanthorpe, 74 anni, di Cardiff. Pare incredibile ma i dati usati sono quelli degli ultimi 25 anni. Così lo Yorkshire è la regione favorita degli Ufo, anche se a dirla tutta gli Ufo sembrerebbero ovunque, manco si trattasse di macchine Fiat a Torino; lo Staffordshire è luogo di villeggiatura per i licantropi; i fantasmi invece sembrano preferire la zona oceanica del Surrey. Per curare i reumatismi dell’età ovviamente. Negli ultimi 25 anni si contano 50 avvistamenti. Estrazioni sociali varie per lo più medievali: sette poliziotti (la sindrome del giustiziere che si protrae post mortem), un monaco e così via. Sezione separata per le comparsate e i cammei da autostrada: 17 casi, tra cui spicca quello di una bambina fantasma con residenza presso il cavalcavia di Caterham, nel Surrey, che sembra soffrire della stessa sindrome del mitico quanto temibile Paolini. Compare, insomma. Nella camera dei deputati in Italia di fantasmi potremmo decisamente contarne di più. In Senato forse vinceremmo sul fronte delle mummie. Ma si sa, a questi inglesi piace sempre fare i secchioncelli.
Luca Colnaghi