Pubblicato il: 12 Gennaio, 2010

E finché ognuno continua a coltivare il proprio orticello…

Il messaggio trasmesso durante l’incontro “Ricordiamo Pippo Fava lavorando”, tenuto lo scorso 5 Gennaio nei locali dell’associazione CittàInsieme in occasione dell’anniversario della morte di  Fava, è un messaggio controcorrente: i giornalisti dovrebbero unirsi, collaborare, lavorare insieme senza competizione. Solo così, l’informazione in questa città sarà meno frammentata e dispersiva.

Durante l’incontro erano presenti molti giornalisti di piccole testate indipendenti, giornali di quartiere, webzines, membri di associazioni cittadine, ed era presente anche il giornalista Riccardo Orioles, che ha sottolineato l’importanza della tecnologia per arrivare alla gente: che il cartaceo sia in netto declino è evidente, e l’esperimento de “Il Fatto Quotidiano” dimostra che l’utenza preferisce scaricare un simil-giornale in formato pdf anziché navigare nel sito. Scopo dell’incontro, invogliare i giornalisti locali ad unire le proprie forze e contribuire, ognuno nel proprio ambito territoriale e  specifico, per realizzare una testata che possa fornire al lettore una visione globale e compatta della città e dei suoi problemi; il progetto è iniziato lo scorso anno con “Lavori in corso”, che ha stilato tre interessanti dossier (sul sito http://www.ucuntu.org/ ) e l’obiettivo è realizzare entro Settembre un quotidiano distribuito nella città di Catania. Ma per fare tutto ciò, ancora una volta, è necessario “superare gli orticelli” dietro i quali ci si è trincerati, senza rivalità e gelosie, sovvertendo insomma quello che è stato l’imperativo categorico del giornalismo fin’ora, mantenendo la propria specificità ma accettando di condividere le informazioni con tutti, anziché tenerle gelosamente in saccoccia. Come disse Fava: «Un giornalista incapace – per vigliaccheria o calcolo – della verità  si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze. Le sopraffazioni. Le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere.»

Ornella Balsamo

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