Ecco la nuova Sicilia di Raffaele Lombardo
Dal 1980 ad oggi la Sicilia ha fatto passi da gigante. Ci si è ripuliti di dosso da tutto quel fango che ha sommerso l’intero paese e la politica di quel tremendo ventennio di fine secolo. Abbiamo scoperto a nostre spese che l’edilizia è stata sinonimo di Mafia, che le tangenti non esistono solo in trigonometria e che la concussione non è un sostantivo del verbo concupire, che altrimenti ci avrebbe fatto solo sorridere. Venti anni di inferno passati attraverso la “finta” convinzione che tutto andava bene, che c’era lavoro, che la macchina statale proseguiva ininterrottamente le proprie funzioni. “Just an illusion”, cantavano gli Imagination, negli anni settanta, e fu un grande successo. Con l’inizio del nuovo secolo ci siamo rialzati le brache per cercare di ripartire senza nessuno aiuto “scomodo”, ma anche questa è stata un’illusione. Tutto si è modificato, si è abbellito, adesso si vedono eserciti di gente in giacca e cravatta, pronti a colonizzare qualunque affare reputino fruttuoso, e non più rozzi faccendieri dall’aria sospetta. La politica in questo riprende il suo ruolo focale che aveva avuto nel ventennio di fine Novecento. Raffaele Lombardo, la cui storia è passata agli onori della cronaca, adesso siede sul trono della Trinacria e promette di rilanciarne l’economia. Quello che abbiamo visto finora sono rimpasti di governo, pasticci istituzionali e confusione. Giochi di potere sbattuti in faccia senza troppi veli, inseguimenti come il gatto con il topo tra Lombardo e Berlusconi, per poi tornare indietro sui propri passi senza creare un marasma politico. Quello che abbiamo visto è il succedersi di Assessori sulle comode poltrone di Palazzo d’Orleans, accordi e alleanze strane, spaccature interne e risse da cortile. E’ questo di cui la Sicilia avrebbe di bisogno per rilanciarsi? Certamente è una domanda retorica, ma consentiteci di sottolineare come in realtà si sia mosso il Presidente della Regione. Legge sulla casa, adesso i siciliani potranno allargare le proprie ville, aggiungere qualche dépendance e rendere abitabili i sottotetti. Legge sul turismo, la maggior parte del patrimonio storico e turistico della Sicilia passerà in mano ai privati. Questo perché Lombardo si è accorto che la maggior parte dei siti archeologici è in rosso e pesa sulle casse della Regione. Avremmo in venti anni (forse quattro anni?), uno dei ponti più maestosi del mondo, l’economia siciliana e italiana ne trarrà enormi e decantati benefici e di conseguenza anche il portafogli di tutti i cittadini. Innalzamento della soglia di fruibilità per la sanità e i portatori di handicap; così intere famiglie si ritrovano senza pensione di invalidità, grazie agli sprechi degli “amici del giaguaro” e a pagare ogni tipo di servizio ospedaliero. Dulcis in fundo, dopo quarant’anni in cui l’Isola è stata schiava del petrolio, pagando il carburante a prezzo di listino, non traendo alcun beneficio, neppure in caso di blackout e con la maggior parte delle coste irrimediabilmente compromesse dall’inquinamento, si torna a parlare di centrali nucleari. Prepariamo i portafogli ancora una volta, il piatto piange, e l’Europa si appresta a votare una legge che punisce le Regioni e gli Stati che hanno contribuito in maniera evidente all’inquinamento atmosferico e ambientale. Indovinate chi è invitata a cena?
Girolamo Ferlito