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Gli effetti del Decreto Dignità sul gioco d’azzardo in Italia

Il gioco d’azzardo in Italia ha conosciuto un forte incremento dai primi anni duemila. Con la nascita dei casinò online il fenomeno si è amplificato, interessando una grande fetta degli italiani. Restano comunque in voga lotterie e gratta&vinci, ma il casinò online ha una marcia in più grazie all’ampia offerta di giochi e alla comodità di utilizzo. Basta dare un’occhiata ai migliori giochi di slot online [1] per capire quanto sia semplice e divertente entrare nel vero e proprio mondo dei casinò.

Il rovescio della medaglia, però, è costituito dalle continue lotte alla ludopatia, fenomeno che il gioco d’azzardo può provocare. L’AAMS ha introdotto un nuovo modo per contrastare questo problema, il Registro Unico delle Autoesclusioni (RUA). I giocatori hanno la possibilità di richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o ai concessionari autorizzati di essere esclusi dai siti di gioco. L’eliminazione blocca l’utente segnalato per un tot di giorni che possono variare da trenta a novanta. In caso di sospensione indeterminata, l’utente non può ritornare a giocare online prima di sei mesi. Nonostante si combatta costantemente contro il vizio del gioco, rimangono sempre questioni irrisolte. Il gioco d’azzardo rappresenta un’elevata fonte di entrate pecuniarie per lo Stato, ma dall’altra parte ci sono i giocatori che cadono nella dipendenza. Il 7 agosto 2018 il Decreto Dignità è diventato legge, portando con sé diverse ripercussioni anche sul settore del gioco. Questa nuova legge ha destato non poche perplessità, dividendo favorevoli e contrari. Proprio per combattere l’alto numero di giocatori affetti da ludopatia, il Decreto ha imposto diversi provvedimenti da adottare per il gioco d’azzardo online e offline. Per quanto riguarda lotterie e slot machine, è stato introdotto l’obbligo di avvertenza sui danni da gioco d’azzardo. Inoltre, si pensa di rinnovare le slot fisiche entro il 2020 inserendo macchinette che si attivino solo con tessera sanitaria. In questo modo si impedirebbe il dilagare del gioco tra i minorenni. La legge parla anche di sostituire il termine “ludopatia” con “disturbo da gioco d’azzardo”. Infine, si fa riferimento a un aumento del prelievo erariale sugli apparecchi di gioco entro cinque anni.

Altro cambiamento, che riguarda anche il settore online, è la stretta sulle pubblicità. Il Decreto parla di un totale blocco delle pubblicità dei casinò online. Il divieto riguarda la pubblicizzazione dei giochi in tutte le forme, direttamente e indirettamente. Chi si è dimostrato scettico nei confronti di questo provvedimento sostiene che non serve eliminare la pubblicità per arginare il problema della dipendenza. Ai giocatori incalliti che non riescono a smettere, non serve la pubblicità. Quest’ultima è efficace solo tra i potenziali nuovi utenti che magari prima non conoscevano l’esistenza di un casinò online. Le polemiche sono sorte perché questa manovra politica non sembra destinata ad aiutare i ludopatici, ma a impedire che se ne creino altri. Alcuni hanno anche ipotizzato che questi cambiamenti possano altresì favorire i giochi illegali. Resta il fatto che la pubblicità aiuta a distinguere un sito di gioco sicuro da uno non sicuro. È più probabile che un giocatore si iscriva a un casinò online che ha già sentito, piuttosto che a uno sconosciuto.

Come tutte le questioni politiche, anche questa ha i suoi pro e i suoi contro. Rimane il fatto che enti come l’AAMS stiano già facendo il possibile per arginare la dipendenza da gioco d’azzardo. Per il momento possiamo solo aspettare che si facciano vedere i primi effetti di questo Decreto Dignità.