Falcone non è morto una volta sola
Lo scorso 23 Maggio, in occasione del diciottesimo anniversario della morte di Falcone, una (troppo) piccola parte della città di Catania ha voluto ricordare le vittime della mafia partecipando all’adunanza di fronte al Palazzo di Giustizia organizzata dall’associazione “CittàInsieme”, con la partecipazione di numerose associazioni antimafia e di impegno civile (fra cui Addiopizzo, Fondazione Giuseppe Fava, Forum italiano per l’acqua pubblica, Libera). Durante la manifestazione si è potuto assistere a brevi intermezzi musicali ed esibizioni teatrali curate dall’I.T.G. “Colajanni” di Riposto e dall’Associazine culturale “Santo Calì”. Nel corso di una toccante messa in scena, gli spiriti di Falcone e Borsellino hanno ricordato il loro lavoro, hanno ripetuto parole e frasi ormai impresse nella memoria collettiva, hanno fatto allusioni alle tante storture che ancora oggi azzoppano la giustizia italiana. Proprio in questa occasione l’attore che ha interpretato Falcone ha affermato rammaricato: «Ma non mi hanno ucciso una volta sola». Sebbene un famoso slogan reciti “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe” viene da chiedere dove siano queste idee e queste gambe: sarebbe ipocrita negare un clamoroso vuoto istituzionale ed un generale disinteresse nei confronti degli affari mafiosi che, in perfetto stile gattopardiano, si sono adattati ai tempi in modo da lasciare tutto com’era. È stato inevitabile notare che. durante la manifestazione, il cortile antistante il Palazzo di Giustizia era pieno per metà di auto comodamente posteggiate – che non si è ritenuto doveroso far parcheggiare altrove – e soprattutto che non un assessore, non un rappresentante delle istituzioni era presente: infatti allo stesso orario, in piazza Teatro Massimo, il sindaco Stancanelli ha inaugurato una rassegna cinematografica sulla Sicilia con la proiezione di un cartone animato dedicato proprio a Falcone e Borsellino. Non sarebbe stato sufficiente evitare la coincidenza di orario e accorpare i due eventi, anziché disperdere ulteriormente il gregge di pecorelle smarrite?
Ornella Balsamo