Frozen
Una coppia e il miglior amico di lui, appassionati sciatori, decidono di trascorrere un’intera giornata sulla neve. La sera convincono l’addetto alla seggiovia a concedere loro di scendere nonostante le corse fossero già terminate: ma questa insistenza si rivelerà fatale. Infatti la seggiovia viene chiusa, per un equivoco, mentre loro non sono ancora arrivati a destinazione; e non sanno che l’impianto non verrà riaperto fino al week-end successivo. Per i tre ragazzi inizia così una lotta contro il freddo, le intemperie e le più buie paure…
Diretto dal regista americano Adam Green, e uscito negli Stati Uniti nel 2010, “Frozen” è un horror/thriller non ancora distribuito – purtroppo – nel nostro paese. I monti imbiancati e un candido paesaggio sono lo sfondo di una storia che tiene col fiato sospeso e che, pur nella sua linearità, non smette mai di stupire. La maggior parte del film si svolge sopra una seggiovia e richiama alla mente l’incubo che tutti abbiamo quando dobbiamo utilizzarne una: se dovesse bloccarsi, o magari rompersi e farci precipitare nel vuoto? Lynch, Parker e Dan si ritrovano – loro malgrado – ad affrontare questo terribile incubo, ognuno a modo proprio, come se fossero rinchiusi in gabbia, lottando fino alla fine pur di sopravvivere. L’angoscia non abbandona lo spettatore che, impotente, inizia a formulare le più assurde ipotesi sulle vie di fuga da quel bianco inferno: ma la battaglia contro la natura è spesso impari, e l’uomo un essere troppo piccolo per riuscire a vincere.
Non mancano le scene cruente e la suspence che, unite alla buona fotografia, fanno di “Frozen” un film da vedere…Meglio se dopo – e non prima – un week-end sulla neve.
Mariangela Celiberti