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Fumetti al cubo e “Wannabe cartoonist 2013” binomio di passione vincente

Catania, Etna Comics 2013. Si è conclusa la tre giorni di una delle più grandi fiere a livello internazionale dedicata all’arte del fumetto e alla cultura pop. Nella giornata di domenica 9 giugno, intorno alle 18:00, presso il padiglione F1 del centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania, ha avuto luogo la premiazione dei tre vincitori dell’edizione 2013 del concorso “Wannabe cartoonist” sulla tematica “Le Mille è una…” (titolo dedicato all’opera omonima “Le Mille e una notte” del compianto Sergio Toppi) genere Fantasia, Fantasy e Fantastico, per le sezioni: Stile (targa assegnata al toscano Lorenzo Ghignone con l’opera “Il Seme di Baerhen”), Tecnica (targa assegnata alle sorelle Daniela e Simona Sapienza di Catania con l’opera “Mike e il libro magico”) e Storia (targa assegnata al catanese Alessandro Cocuzza con l’opera “Il mio nemico”). Inoltre, tutti e tre i vincitori hanno ottenuto come premio la pubblicazione delle loro opere nel numero 16 della rivista “Fumetti al cubo”, Speciale Etna Comics 2013.

Accompagnato da un nutrito gruppo di “aficionados” si è concluso il concorso per fumettisti Wannabe Cartoonist organizzato, in collaborazione con lo Staff di Etna Comics, dalla rivista catanese telematica e cartacea di genere “Fumetti al cubo [1]” (tra l’altro presente anche con uno stand e il resto della redazione all’interno del padiglione fieristico). Alla premiazione, avvenuta nella sala “Talent Scout”, sono intervenuti oltre all’artista e docente della scuola omonima Angelo Pavone , il coordinatore del progetto Nino Rocca e due dei tre vincitori del concorso.

Lodevole iniziativa che si inserisce in un contesto mosso dalla passione e dalla determinazione di appassionati e professionisti del genere fumettistico (come più volte sottolineato dallo stesso Angelo Pavone) per una forma d’arte più volte snobbata dall’elite dell’informazione sia locale che nazionale. Un concorso che ha sottolineato l’impegno di voler emergere in un contesto sovrappopolato dalla commercializzazione e dal business sfrenato inteso a capitalizzare attraverso forme per lo più dedite alla quantità piuttosto che alla qualità.

Si è inserito perfettamente nel tessuto già collaudato di Etna Comics ottenendo un discreto successo e una rivalutazione che va al di là dei meriti accademici.

I vincitori hanno raccontato le loro creazioni in perfetta sintonia con il tema principale del concorso lanciato dalla rivista. “Fumetti al cubo” con il tempo si è trasformata in una vera e propria scuola del fumetto (la sede è in via Ventimiglia 256 a Catania).  Pavone ha sottolineato l’importanza di questa forma d’arte, il fumetto, definendolo “figlio minore del cinema”, marcandone la facilità d’espressione e di divulgazione grazie a mezzi moderni come i social network che permettono a chiunque, con un investimento molto basso, di ritagliarsi un proprio spazio.

Il tutto è basato su un’idea di fondo: dare la possibilità agli allievi di pubblicare i propri lavori senza intermediari e percorsi macchinosi, il più delle volte, fonte di scoramento anche per l’appassionato più accanito.

Girolamo Ferlito