Pubblicato il: 14 Aprile, 2010

Gli “Archi” di San Biagio Platani

Situato in provincia di Agrigento, il piccolo paese di S. Biagio Platani, fondato nel 1600, è custode di una tradizione unica in Sicilia, tramandatasi da padre in figlio nel corso di più di tre secoli. Si tratta della festa degli “Archi di Pasqua”, nata per festeggiare la Madonna e la resurrezione di Cristo. A questa manifestazione, orgoglio di tutti i sanbiagesi, si deve la nascita delle due Confraternite del paese, i “Signurara” e i “Madunnara” che ogni anno si sfidano nella creazione dei magnifici “Archi”. Preparati qualche mese prima della Pasqua, le splendide composizioni sono fatte di canne, salici, asparagi, pane, rosmarino, cereali e datteri, tutti pregni di un forte significato religioso. La parte più importante è costituita dagli Archi centrali, sotto i quali la domenica di Pasqua avviene l’incontro tra Gesù risorto e la Madonna; invece l’estetica di corso Umberto I, palcoscenico della manifestazione, varia di anno in anno. Celebrata già quando ancora il paese non contava più di mille abitanti e la povertà era all’ordine del giorno, la festa degli “Archi” serviva allora, appunto, a far dimenticare la miseria. Oggi l’evento è diventato un forte richiamo per i turisti di tutta la Sicilia e non solo poiché, svolgendosi dalla domenica di Pasqua fino alle tre domeniche successive, offre a molti appassionati l’opportunità di recarvisi, ma anche perché è un qualcosa di veramente unico e particolare, senz’altro da non perdere. Quest’anno sarà possibile visitare gli Archi fino al 2 Maggio. Per maggiori informazione e visite guidate è disponibile il sito della Pro Loco.

Giuseppina Cuccia

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