I volti dell’immigrazione – La storia di Eni
Eni è un ragazzo albanese di 27 anni. Dopo aver lasciato l’Albania assieme alla famiglia, si è trasferito per alcuni anni in Sicilia. Oggi vive in Canada, vicino Toronto. Si è laureato in Scienze Politiche e lavora in un’agenzia headhunters (trova lavoro ad altre persone). Sentiamo cosa ci dice riguardo alle sue esperienze di migrazione e di vita nei tre Paesi.
A che età sei arrivato in Italia? In quale anno?
All’età di 8 anni, nel 1991.
Hai ricordi della tua terra d’origine?
Non molti, quando ero in Italia ci ritornavamo spesso, ma di solito stavamo solo con i nostri familiari e non visitavamo altre parti del Paese.
Come mai avete deciso di venire in Italia?
Non è stata proprio una scelta ma una necessità. Dopo il collasso del regime comunista in Albania, è iniziato il boom dell’emigrazione. Chiunque poteva lasciare il Paese se ne andava. Alcuni in modo legale, altri in modo illegale. Io e la mia famiglia siamo stati molto fortunati, in quanto mio padre era l’allenatore della nazionale di pallavolo dell’Albania e, con i suoi contatti all’estero, siamo riusciti a venire in Italia dove mio padre si era assicurato un posto come allenatore della squadra di serie B di pallavolo di Palermo.
Quali erano le aspettative arrivando in Sicilia? Sono state confermate?
Non avevamo nessuna idea di come fosse la vita in Sicilia. La persona che ha trovato il lavoro a mio padre ci disse che Partinico era l’ultimo posto dove ci avrebbe voluto portare, pero era l’unico posto che necessitava un allenatore, e la disperazione ci ha portato lì. Ma è stato un’esperienza bellissima. Io sono cresciuto lì, e ci siamo integrati molto bene in quel piccolo paese, grazie all’aiuto di moltissime persone.
Quanti anni avete vissuto in Sicilia?
Abbiamo vissuto lì per 9 anni.
Siete riusciti ad ottenere la cittadinanza italiana?
No, ci mancava un anno per compiere i 10 anni necessari, ma poi siamo venuti qui in Canada.
Dopo nove anni decidete di spostarvi in Canada. Come mai?
Tutto è iniziato il Natale del 1998. Io e i miei siamo andati in Austria, da un amico di mio padre e lì abbiamo visto come funziona veramente lo stato sociale, ed abbiamo deciso inizialmente di trasferirci in Austria. Ma poi, quando siamo andati in Albania, abbiamo visto che lì era esploso il “sogno Canadese”. Tutti volevano andare in Canada. Allora mio padre ha preso il visto per venire qui come turista. Aveva già un cugino che viveva qui. Dopo 3 settimane di turismo abbiamo deciso di avviare le procedure per la cittadinanza canadese. In Italia non c’erano molte possibilità per i miei, specialmente quando sarebbe venuto il tempo della pensione.
Dopo quanto tempo avete ottenuto la cittadinanza?
Dopo 3 anni.
E con il lavoro come avete fatto?
Mio padre ha iniziato ad insegnare, mentre mia madre prima lavorava in una fabbrica, per un paio d’anni, poi anche lei è tornata al college ed adesso è un insegnate di sostegno. Io ho fatto la scuola superiore e l’università qua, ma ancora non sono arrivato dove voglio. Anche se ho un lavoro buono non è quello che voglio fare per il resto della mia vita.
Quindi non è stato particolarmente difficile trovare lavoro?
Difficile no, però entrambi i miei genitori sono dovuti tornare a scuola all’età di 50 anni. Non è una cosa facile, specialmente per mia madre che prima di venire qui non sapeva una parola di inglese.
Da quanti anni oramai vivete lì?
Da quasi 11 anni adesso.
Quali sono le principali differenze che noti rispetto alla Sicilia, a livello sociale, economico e culturale?
È tutto un altro mondo, completamente diverso. Socialmente, in Sicilia si viveva una vita molto più rilassata. Qua invece si lavora dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 5. Il traffico per andare e venire dal lavoro dura quasi 50 minuti. Il tempo è drasticamente diverso, qui gli inverni sono veramente duri. La temperatura arriva anche a -30 gradi. Anche economicamente è diverso, anzi diversissimo. Qua chi vuole far carriera la fa, ma si lavoro molto, e spesso non si ha il tempo di godersi i frutti del lavoro. Io non so quanto guadagna un giovane di 25-30 anni lì, ma qui in Canada un persona di quell’età può guadagnare da 2500$ al mese. Io, appena finito l’università, ho incominciato a lavorare guadagnando quella cifra.
In Sicilia ti sei mai sentito guardato storto perché straniero? E noti qualche differenza riguardo a ciò con il Canada?
Assolutamente no, in Sicilia mi sono sentito molto a mio agio e non ho mai avuto problemi. Qui in Canada vedi persone da ogni parte del mondo. All’inizio ero proprio io a rimanere sconcertato da quante diverse razze si vedevano. Sali in un autobus e vedi indiani, africani, cinesi, giapponesi, tutte le razze che vuoi li trovi qui in Canada.
Cosa ti manca di più della Sicilia?
Della Sicilia mi mancano soprattutto gli amici. Anche se qui ho trovato tanti amici, molti di essi sono di origine italiana. Gli amici siciliani sono diversi e molto più speciali per me. Poi il mare ed il cibo. Anche lo stile di vita è migliore lì.
Torneresti?
Se avessi in Sicilia le possibilità che ho qui in Canada, tornerei in un secondo.
Diego Bonomo